FOCUS NAPOLI – Tra il tecnico e il finanziario, quello di Giuntoli è un capolavoro

Napoli primo in classifica sia in Serie A, al pari con l’Atalanta, che in Champions League dove addirittura è in vantaggio a +3 su Liverpool e Ajax. Le previsioni estive non avrebbero in alcun modo potuto presentare un avvio di stagione così roseo, soprattutto se il presidente Aurelio De Laurentiis annuncia un drastico abbattimento del monte ingaggi.

FOCUS NAPOLI – Tra il tecnico e il finanziario, quello di Giuntoli è un capolavoro

Via i senatori, via i super stipendi, via chi non è più entusiasta del progetto. La nuova era del Napoli è iniziata con tagli ed esclusioni, in modo netto e senza occhio di riguardo per nessuno. Questo ha fatto storcere non poco il naso dei tifosi, che avrebbero voluto qualche rinnovo per la nuova stagione, magari quello di Dries Mertens, idolo indiscusso della tifoseria partenopea. Invece no, gli affari sono affari e nessun gruppo #16 qualunque ha potuto mettere in discussione i piani della società.

Le linee guida sono state due, poche però essenziali: prediligere calciatori giovani ma talentuosi e abbassare il tetto massimo degli ingaggi a 3,5 milioni. Le prime due operazioni (escludendo la conferma di Anguissa) sono avvenute subito, appena ufficiali gli addii di Insigne e Ghoulam: Kvaraskhelia e Olivera. Entrambi molto diversi dai predecessori, ma giovani e con ampi margini di crescita.

Sebbene l’uruguagio abbia avuto poco spazio, chiuso da Mario Rui, ha già dimostrato di essere un’ottima alternativa per Spalletti, evidenziando qualità e caratteristiche differenti dal collega portoghese. Ma la vera stella è il georgiano: già battezzato come il miglior acquisto di tutta la Serie A, è arrivato per circa 10 milioni con un ingaggio di 1,5, ovvero -3,1 rispetto a quello di Insigne. Quattro gol, 3 assist e uno svariato numero di statiche che lo vedono leader. Primo in campionato e sesto in Champions League per dribbling, 3.57 palloni recuperati a partita e 5.93 azioni da tiro a partita.

Grafica Andrea Falco

Ma Kvara non è il solo ad aver fatto cambiare idea a chi era diffidente davanti all’impegno preso da De Laurentiis il 30 maggio 2022: “Faremo di tutto per riportare al Napoli lo Scudetto”. Kim si è dimostrato un più che valido erede di Koulibaly, sia nelle marcature che nel suo lavoro di difesa. Primo per duelli vinti in Serie A, ha dimostrato personalità ed efficacia. Non meno importante Ostigard, che offre più garanzie di Tuanzebe e un ingaggio inferiore di Manolas, che al Napoli non ha dato quanto atteso. Non si può dire lo stesso per Sirigu, ma in quel caso si tratta di un’operazione completamente diversa che coinvolge la “promozione” di un talento cresciuto in casa. Intelligente l’affare Ndombele, arrivato in prestito per soli 500 mila euro (circa) per il quale solo a fine stagione verrà valutato il riscatto.

Chiudono la campagna acquisti due attaccanti, Simeone e Raspadori. Il primo è certamente uno scatto di qualità dal punto di vista offensivo rispetto a Petagna mentre il secondo, seppur sia arrivato con l’addio di Mertens, ha una sua collocazione diversa. Certo è molto duttile, gioca da seconda punta, esterno, falso nueve, ma è un calciatore ancora in fase di crescita, una promessa per il Napoli e la Nazionale.

Il capolavoro

Una squadra rinnovata per appena 68 milioni, con una rifondazione partita da una base di eccellenti cessioni culminate alla cifra di 80,95 milioni. Non solo una grande operazione dal punto di vista tecnico e di qualità, tenendo in considerazione che oggi il Napoli ha una rosa più completa e profonda. Ma c’è un merito anche finanziario che ha trovato un saldo positivo di +12,90 milioni con un abbattimento dei costi degli ingaggi di 30. I meriti vanno certamente a un visionario come De Laurentiis, ma anche – e forse soprattutto – a uno dei suoi uomini migliori. Il capolavoro di questa estate porta la firma di Cristiano Giuntoli.

Serena Grande