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Napoli, Simeone: “Questa città mi dà energia. Per tanti anni sono stato solo il figlio di… qua posso diventare grande”

“All’inizio è stato molto difficile, mi viene da dire pesante. Per tanto tempo mi hanno indicato solo come il figlio di… è stato molto complicato. Hai gli occhi della gente addosso che si aspetta chissà quali favori, per arrivare qui mi sono dovuto impegnare il doppio. Questo ovviamente vale per tutti i ragazzi che come me hanno un padre che fa il tuo stesso mestiere”. Il Cholito si racconta a cuore aperto a Il Mattino.

Napoli, Simeone: “Questa città mi dà energia. Per tanti anni sono stato solo il figlio di… qua posso diventare grande”

“Si sta bene, con i piedi per terra – commenta Giovanni Simeone -. Questa cosa di essere lassù sia in campionato che in Champions fa venire solo una voglia di continuare così, consapevoli che questa è la strada giusta. Siamo tranquilli e l’idea di dover migliorare sempre ci dà ancora più forza. C’è stato qualcosa di speciale, quasi magico, fin dal primo momento in cui mi hanno parlato di Napoli. Ho sentito dentro di me delle vibrazioni positive, una voglia matta di indossare questa maglia. Ho avuto altre tentazioni questa estate ma quell’emozione che mi ha dato la parola Napoli non me l’ha data nessuno. C’è allegria a stare qui. E tutto questo mi dà una quotidiana forza. Lo scudetto? Continuando a fare quello si sta facendo adesso, vivere ogni giorno al massimo. Tanto si gioca ogni tre giorni, il tempo per sognare è sempre poco”. I singoli e i leader. “Io e Raspadori siamo gli ultimi arrivati, abbiamo trovato un gruppo già molto solido e compatto, che ha mostrato di avere una grande voglia. C’è stato qualcosa di speciale, quasi magico, fin dal primo momento in cui mi hanno parlato di Napoli. Leader? Vedo tutti sulla stessa linea. Anguissa, Di Lorenzo sono favolosi, hanno doti che vengono da dentro. Ma anche di Meret apprezzi la sua personalità. La verità? Da noi nessuno è più di nessuno. Siamo tutti uguali”. Papà Diego. “Mi scrive messaggi ogni giorno ma una volta mi lasciò un biglietto in cui c’era scritto innamorati del gol, è la cosa più bella. Ma lui non è il mio mister, è mio padre. E le sue telefonate, i suoi consigli sono per la vita di tutti i giorni, sono le parole dette a un figlio. Non sono le frasi di un allenatore, non sono suggerimenti tecnici. Parliamo delle nostre vite, lui a Madrid (all’Atletico, ndr), io ora a Napoli”. Il più forte attaccante in serie A? “Ciro Immobile. Vedo i movimenti di Ciro e ne resto incantato: ha una facilità a trovare gli spazi per fare gol o andare al tiro uniche”.

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