A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Mauro Milanese, ex calciatore: “Il Napoli? Quando giocavo io ricordo un’annata in cui eravamo dietro la Juventus. Nella seconda parte di stagione perdemmo un po’ di posizioni. Delle vicende hanno fatto sì che la seconda parte non fosse come la prima. Il Napoli di oggi? C’è stato uno scouting importante e delle scelte giuste. Non è una novità per il Napoli. Sono andati via dei giocatori importanti e sostituirli non era facile. I nuovi giocatori hanno portato entusiasmo e si sono subito inseriti senza un periodo di adattamento, questo ha fatto sì che il Napoli si trovasse nelle prime posizioni. Nella rosa sono anche maturati 4/5 elementi. Nazionale? I giovani forti ci sono dappertutto, anche in Italia. Magari qui è sbagliata la maniera in cui cerchiamo di farli crescere. Per questo è difficile che il giovane italiano sia come quello straniero. Io ho anche giocato due anni in Inghilterra, lì sono anche più strutturati di noi italiani e se li facciamo sentire fenomeni andremo sicuramente più nel mercato straniero che in quello italiano. Chi riesce ad affinare le capacità tecniche ed una forma mentale con la quale non si senta già arrivato, riesce a fare bene. Nel calcio va capito che c’è un percorso di crescita attraverso il quale si deve mantenere sana la testa di un giocatore giovane. Campionato interrotto per il Mondiale, vantaggio o difficoltà? Penso che la sosta sia uguale per tutti. Le squadre che hanno più Nazionali che partecipano ai Mondiali avranno più gente che gira. Napoli-Torino? Juric è molto bravo, ho visto la gara contro gli azzurri anche quando allenava il Verona. Ha messo in difficoltà tutti e si è meritato le possibilità che ha avuto in carriera. Il Napoli deve essere bravo proprio in queste partite perché gli avversari non mollano un minuto sotto l’aspetto della concentrazione, solo in questo modo può portarla a casa”.
Antonio Napoletano