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Napoli, Spalletti: “Chi è il più simile a Lobotka? Sicuramente Demme, anche se…”

Demme Lobotka

Difficile trovare un vice dello slovacco, apparso ormai giocatore maturo e imprescindibile per lo scacchiere azzurro, ma non per Spalletti.

Napoli, Spalletti: “Chi è il più simile a Lobotka? Sicuramente Demme, anche se…”

I nuovi acquisti entusiasmano, ma il pilastro del sistema partenopeo è Stanislav Lobotka, il mediano del centrocampo a 3. L’evoluzione dello slovacco è impressionante. Giocatore rinato. “Ce ne abbiamo diversi – commenta Luciano Spalletti circa un eventuale sostituto dell’insostituibile centrocampista slovacco -. Demme probabilmente è quello più adatto. L’ho usato poco. Un po’ è stato l’infortunio che ha subito. Un pochettino lo penalizza la forza fisica perché ci vuole anche quella. Però per capacità di far girare palla e per qualità nello stretto con queste continue serpentine, questo continuo svincolarsi degli avversari, è quello più adatto. Parlo di frequenza di palleggio, capacità di trovare soluzioni per uscire dall’angusto, dalla zona affollata e pressata. Però poi ad esempio Ndombélé è un calciatore a cui mancava il ritmo partita… nell’ultima ha fatto vedere altre cose, nuove ed importanti. In questa direzione ci vedo anche la possibilità di giocare come play davanti alla difesa. Tutti l’hanno fatto giocare un po’ più avanti ma secondo me anche Gaetano se avesse la possibilità di fare esperienza potrebbe diventare un grandissimo calciatore in quel ruolo. Tutti dicono che deve stare più avanti perché ha confidenza col gol, ma a me garberebbe vederlo più dietro perché ha grande qualità nel palleggio, struttura e tratto di corsa: lui i trenta quaranta metri li copre facile. Lobotka e Di Lorenzo giocano sempre? Giocando tanto, si corre il rischio di essere in qualche partita sotto il livello esibito per tantissime partite, però è chiaro che mentre in alcuni casi hai la certezza che andando a cambiare – o almeno c’è già stata la controprova – mantieni ugualmente una risposta per il ruolo importante per il ruolo che occupi, in altri casi vale la pena di aspettare che sia visibile il momento che devi cambiare. E cambi sapendo che probabilmente uguale sarà la risposta. Meglio non azzardarla prima, però noi abbiamo una rosa completa, forte. Mi dispiace – come si è detto di Demme, ad esempio, o di Zanoli al posto di Di Lorenzo, perché sono quelli che ho cambiato di meno – per quelle che sono le situazioni che stiamo vivendo per loro. La squadra va bene magari, certi giocatori sono sempre al top e finché non c’è bisogno è meglio lasciarlo così. In alcuni ruoli è giusto fare anche così”.

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