A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Francesco Marolda, giornalista: “Non mi aspettavo questa sconfitta da parte dell’Argentina. Pensavo a Polonia-Messico che una delle due sperava di passare insieme all’Argentina, con questo risultato possono passare entrambe. Guardando le statistiche l’Argentina ha avuto più occasioni, ma il calcio è così. È un risultato eclatante. Il caso D’Onofrio? È molto più incredibile dell’Arabia Saudita che batte l’Argentina. È una delle peggiori storie del calcio il caso D’Onofrio. Il calcio italiano che riesce a venire fuori dai suoi problemi, con queste cose la credibilità non migliora. Da parte della Federcalcio ci sarebbe bisogno di più durezza. L’AIA ha bisogno di un tutor se non è capace di gestirsi da sola. Bisogna fare chiarezza anche sulle questioni passate. Il maxi recupero? Che ci sia un recupero normale ci sta, però questi recuperi incredibili addirittura mi sembrano troppi, se è questa la direzione arriviamoci al tempo effettivo. Portare alle lunghe una partita di questa maniera mi sembra stancante per chi gioca, chi guarda e anche pericoloso in certe occasioni. Il Napoli? È primo e lo è meritatamente per quanto visto in campo. È un primato ineccepibile. Al rientro dalle ferie invernali comincerà un altro campionato, ma il Napoli lo farà con 8 punti di vantaggio e delle certezze. Se ricomincia con lo stesso piglio con cui si è concluso tutto, per le altre sarà dura. La gara contro l’Udinese? Io credo che il campanello d’allarme c’era già stato in altre occasioni, ci sono troppi errori individuali in difesa. Una squadra come il Napoli non può prendere gol per errori banali. Kim è un giocatore che apprezzo, lo apprezzo come uomo e mi è simpatico, ma i suoi errori sono molti più di 2/3. Me lo studio in particolare e guardando i gol che ha preso il Napoli deve migliorare moltissimo. Kim è un giocatore che alle spalle non ha una grandissima scuola, deve migliorare ma se c’è un calciatore che ha influito sui gol che ha preso il Napoli, quello è lui”.
Antonio Napoletano
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