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Aia, caso D’Onofrio: la Procura Figc chiude le indagini, Trentalange rischia il deferimento

Secondo quanto riferisce l’Ansa, il capo della Procura della Federcalcio, Giuseppe Chiné, ha notificato l’atto di chiusura delle indagini relative al caso di Rosario D’Onofrio. Il procuratore capo dell’Associazione Italiana Arbitri è stato arrestato settimane fa con l’accusa di traffico internazionale di droga. Uno scandalo che ha avuto ripercussioni mediatiche importanti sul mondo degli arbitri e del calcio in generale.

Aia, caso D’Onofrio: la Procura Figc chiude le indagini, Trentalange rischia il deferimento

Nel corso delle indagini sono emersi comportamenti disciplinarmente rilevanti del presidente dell’Aia Alfredo Trentalange, che rischia ora il deferimento. A margine della partecipazione ad un convegno presso il Coni, il Ministro dello Sport Andrea Abodi aveva dichiarato: “Il caso D’Onofrio riguarda una categoria che io ho sempre rispettato e difeso e di fronte alla quale sono pronto a qualsiasi sacrificio personale perché possa essere ribadita e preservata la sua integrità morale.”

“Quindi sono sorpreso che di fronte a fatti come questi nessuno abbia sentito il bisogno di dire: sono a disposizione, perché questo va molto al di là delle decisioni che vanno prese, dà il senso della responsabilizzazione, che a volte non è tanto quella di aver commesso il fatto, ma quella di non aver compreso il fatto”, ha proseguito il ministro.

Parole interpretate come una “stilettata” rivolta a Trentalange. Che ora, appunto, rischia. Il numero uno della FIGC Gabriele Gravina ha convocato per il 19 dicembre un consiglio federale con al punto 4 dell’ordine del giorno “situazione Aia: provvedimenti conseguenti”.

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