Home » Cagliari, tifosi in estasi in città per il ritorno di Ranieri: “Dentro ho un maremoto”
Cagliari Napoli OF News

Cagliari, tifosi in estasi in città per il ritorno di Ranieri: “Dentro ho un maremoto”

Ranieri

Centinaia di tifosi del Cagliari questa mattina al settore arrivi dell’aeroporto di Elmas per salutare il “salvatore” Claudio Ranieri, l’allenatore chiamato dal presidente Tommaso Giulini per provare a rincorrere la Serie A.

Cagliari, tifosi in estasi in città per il ritorno di Ranieri: “Dentro ho un maremoto”

Un ritorno nella piazza che lo ha consacrato come professionista in panchina poco più di 30 anni fa. Un’accoglienza con bandiere, striscioni, cori e persino con un cane vestito di rossoblù. Bagno di folla al momento dell’arrivo: ressa intorno al 71enne tecnico romano, che ha stretto mani ed è stato abbracciato da tantissimi tifosi. “Dicci che risorgeremo”, gli ha urlato un tifoso (ricordando un celebre coro della Curva ai tempi della serie C). Ranieri ha sorriso, forse ha rassicurato il supporter che subito l’ha ringraziato. Il neo allenatore del Cagliari è salito subito sull’auto messa a disposizione dal club sardo per andare alla Unipol Domus per la conferenza stampa di presentazione. Nel pomeriggio il primo allenamento ad Asseminello. L’esordio ufficiale dopo la sosta invernale, il 14 gennaio in casa contro il Como.

Le prime parole da allenatore rossoblù – “Sono felice, sono entusiasta di poter sedere ancora una volta sulla panchina del Cagliari – le sue prime parole – Dentro di me c’era un maremoto. Mi son detto: ho un sogno dentro di me, ero un ragazzino quando arrivai a Cagliari e ho portato dentro di me il Cagliari tutta la mia carriera nei momenti più bui – ha detto ancora Ranieri in conferenza stampa – I miei ricordi mi mettevano paura: perché andare a rischiare di sporcarli? Ma mi sono detto: perché essere egoista? Il figlio di Riva mi scriveva: anche papà è entrato da presidente onorario, ma nessuno si dimentica di quel che ha fatto. Ai tifosi voglio dire: durante la partita soffiateci dietro. Quando si affronta il Cagliari tutti vogliono batterlo. Noi cercheremo ogni volta di vincere. Voglio giocatori che sentano il senso di appartenenza, voglio dei guerrieri. Dobbiamo salire, è difficile ma faremo il possibile. Abbiamo due lepri nel campionato, io mi devo dare quell’obiettivo: dobbiamo provarci, poi non ci riusciamo, ma ci dobbiamo andare vicino, dobbiamo avere quell’ambizione. Noi dobbiamo dare il massimo in ogni allenamento, come ti alleni giochi. La sfida più importante della carriera? Una sfida particolare più che altro, una sfida che mi bolliva dentro. La squadra tipo? Ogni giocatore rende diversamente a seconda dell’allenatore che ha. Io voglio conoscere chi ho a disposizione prima di poter scegliere, voglio giocatori che vogliono stare qua. Guardo, nelle scelte, chi si integra con in compagni, non guardo stipendio o età. Prime mosse? Per carattere voglio tutto e subito, non posso promettere che entusiasmo, lavoro e lavoro. Il contratto lungo è anche per trovare i giocatori per il futuro, vogliamo tracciare una linea”.

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com