Home » LIVE – Spalletti in conferenza stampa: “La mia ossessione è quella di far impazzire di gioia questa città…”
Interviste Napoli Napoli OF

LIVE – Spalletti in conferenza stampa: “La mia ossessione è quella di far impazzire di gioia questa città…”

In diretta da Castel Volturno alle ore 11:00, ha iniziato a parlare Luciano Spalletti, in occasione della vigilia della partita Inter-Napoli. Ecco quanto riportato.

LIVE – Spalletti in conferenza stampa: “La mia ossessione è quella di far impazzire di gioia questa città…”

 

Come sta la squadra alla fine di questo ritiro invernale?

Abbiamo sviluppato questo periodo di break, abbiamo lavorato in profondità su tutte le qualità necessarie e su ogni singolo giocatore che tornasse dal mondiale o dalle vacanze, abbiamo avuto delle buonissime risposte, con la testa siamo dove ci eravamo lasciati. È un viaggio bellissimo iniziato 1 anno e mezzo fa, ci fermeremo solo quando sapremo come sarà andata a finire. 

Senza entrare in teorie del complotto, il nemico numero uno da battere del Napoli chi è?

Con la nostra professionalità non dobbiamo tenere nessun complotto, però se purtroppo se ne parla significa che il sistema può essere migliorabile, bisogna essere bravi a lavorare bene nel dettaglio per non alimentare questi dubbi. Il nostro obiettivo è far divertire le persone che provano amore per noi.

Come sono messi Lobotka e Kvaratskhelia a livello fisico, come si gestisce a livello mentale uno come Kvara?

Nell’ultima amichevole contro la Juve Stabia per il tempo che hanno giocato hanno dato ottime risposte. Kvara è un bravissimo ragazzo e non ha bisogno di essere gestito da nessuno. 

Ci sono state delle polemiche per la designazione arbitrale, lei cosa ne pensa sul signor Sozza? Come sta Rrahmani?

Torniamo di nuovo sull’argomento di qualche minuto fa, il nostro scopo è quello di non alimentare polemiche. Amir è quello che andrà valutato di partita in partita, siamo fiduciosi del lavoro svolto dal nostro staff.

Nessuna squadra in Europa è come voi, l’allenatore in questi casi ha dei programmi di mantenimento? 

Noi non arriviamo alla partita forti della posizione in classifica o forti di non aver mai perso o di quello che sono le statistiche, ma arriviamo forti della consapevolezza di ciò che sappiamo fare in campo. Ed è su questo che svilupperemo il futuro della nostra stagione. Giocheremo il nostro calcio che è piaciuto a tanti e ha dato beneficio alla squadra stessa.

Lei ci aveva abituato ad avere sensazioni positive dagli allenamenti, ad oggi, a distanza di 2 mesi ha ancora quelle sensazioni, che partita si aspetta dall’Inter?

Le sensazioni sono sempre giuste, voglio essere sempre sotto pressione quando lavoro e sono felice così. Mi aspetto una risposta corretta da parte dei calciatori per quelle che sono le attese del nostro popolo. L’Inter è una squadra di livello top, che negli ultimi 3 anni ha fatto investimento da squadra di livello top ed hanno la capacità di dilagare facilmente il campo in ampiezza e profondità. 

Come stanno i 5 calciatori che sono rientrati dal mondiale?

Come già detto prima, i ragazzi stanno tutti bene, poi ovviamente c’è quello che sta benissimo e chi sta bene, ma sono tutti usabili. Sapevamo dalla pubblicazione del calendario che quella del 4 Gennaio sarebbe stata una grande sfida.

Quanto è importante per l’Inter e quanto per il Napoli?

Noi siamo entrati in una fase eccitante e godibile del nostro lavoro, siamo in un grande campionato a giocarcelo con le altre. Non è una sfida solo della squadra, ma di una città intera, solo le grandi sfide consegnano a chi le affronta in maniera corretta una grandezza. Si diventa grandi nelle grandi sfide, se si vanno a usare tutte le nostre qualità, dobbiamo essere più forti di tutto, scetticismo, pregiudizio, pure le paure di chi ci vuole bene. Dobbiamo giocare liberi da tutto, senza dubbi così ci metteremo qualcosa di più, sapendo che lo facciamo per l’orgoglio della nostra città intera e per quello che ho visto i calciatori sono dentro questa grande sfida.

Sono accaduti fatti molto gravi dallo scandalo D’Onofrio, l’inchiesta Prisma ecc mentre l’Italia guardava il Mondiale dal divano. Con quale credibilità si affronta la seconda parte di stagione? 

Andrebbero sviluppate con molto tempo, bisogna sempre domandarci se tutti stiamo facendo del nostro meglio affinché sia un calcio più credibile, potendo usare il calcio anche per il sociale. Non so se si può andare nelle situazioni con una frase in una conferenza rivolta alla gara con l’Inter, la cosa fondamentale è quella, quindi preferisco parlare della partita.

Analogie Napoli-Argentina? Spalletti si sente più napoletano nel procedere di questo percorso?

Lo Scudetto è un po’ la vostra ossessione, non la mia, si va sempre a finire lì. La mia ossessione è vedere impazzire di gioia questa città, ho imparato anche io ad essere napoletano, mi sono accorto che già lo ero abbastanza e questo veder esplodere la città di gioia è quello che più mi farebbe piacere al di là dei meriti e degli elogi. 

 

Mario Angelillo