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Napoli, i riti scaramantici di ADL: si sceglie i posti in tribuna e…

Il presidente ha un ordine ben definito sui posti a sedere in tribuna. Ma non solo, questo deve esser seguito anche dai suoi tre fidati amici napoletani con cui segue la partita. La particolarità sta nel fatto che questi rispettino lo stesso ordine scaramantico anche quando De Laurentiis non è presente allo stadio. Il quotidiano Il Mattino ha anche svelato i nomi dei fidati amici.

Napoli, i riti scaramantici di ADL: si sceglie i posti in tribuna e…

Estasiato, il tweet del patron azzurro dopo la notte magica al Maradona contro la Juve. Sorrisi, abbracci, urla, saltelli perché la curva cantava Chi non salta bianconero è. Il giorno dopo trascorso con gli amici napoletani, da Palazzo Reale alla pizzeria nel Rione Sanità. I tre imprenditori sempre vicini al presidente che sta vivendo il momento più esaltante della sua gestione. Loro c’erano anche in quelli più delicati, ad esempio nella scorsa estate, quando a Napoli gruppi ultrà issavano striscioni di contestazione per gli addii dei big e gli acquisti. Ricordate le ironie su Kim, oggi tra i migliori centrali d’Europa?

Tre amici sempre al fianco di Aurelio e al seguito del Napoli perfino quando il presidente non c’è, come è accaduto al Meazza per l’Inter. Amedeo Acquaviva Coppola, imprenditore con una grande passione per lo sport, pluricampione master di sci e nuoto. Giancarlo Carriero, proprietario dell’hotel Regina Isabella a Lacco Ameno. Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione industriali di Napoli. Si siedono accanto a De Laurentiis al Maradona, secondo l’ordine scaramantico stabilito dal presidente. L’altra sera, alle spalle del patron, c’era il prefetto Claudio Palomba e alla sua sinistra il governatore Vincenzo De Luca, da anni vicino al club per le opere di ristrutturazione del Maradona.

De Laurentiis sta attraversando il periodo di maggiore popolarità a Napoli. Il rapporto con la piazza è stato spesso difficile, con giudizi affrettati. È accaduto anche nella scorsa estate, dopo la chiusura del campionato al terzo posto (e in zona Champions) e le partenze di giocatori che – a vedere la storia di questi mesi – non hanno avuto alcun contraccolpo sui risultati. Chi ha preso il posto di Koulibaly, Fabian, Mertens e Insigne ha fatto meglio, a cominciare da Kvara, un colpo da 10 milioni di euro. A fine maggio il presidente aveva lanciato un messaggio forte per scuotere l’ambiente: Faremo di tutto per riportare lo scudetto a Napoli. Tutti insieme. E, se non dovessimo riuscirvi, non bisognerebbe deprimersi. Quasi una profezia, dato che la squadra ha chiuso il girone d’andata con il titolo di campione d’inverno, festeggiato con i cinque schiaffi alla Juve.

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