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CorSport- Caso Santoriello: il pm potrebbe non essere in aula all’udienza preliminare

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” ha fatto il punto sulla situazione del pm Ciro Santoriello.

CorSport- Caso Santoriello: il pm potrebbe non essere in aula all’udienza preliminare

Una battuta tira l’altra. E l’argomento Juventus nel repertorio del pm Ciro Santoriello è stato utilizzato più volte anche in occasioni pubbliche. Il polverone era ormai esploso lunedì sera quando erano stati trovati e diffusi da alcuni canali social di tifosi bianconeri (Colpo Gobbo e Ju29ro) degli estratti di un convegno tenutosi il 14 giugno 2019 a Milano. Ormai nota la battuta, tra le battute, che più hanno esposto al centro della bufera uno dei pm al comando dell’inchiesta Prisma, anche o soprattutto per quel concetto di odio difficilmente giustificabile solo col sorriso: «Lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Da tifoso per è importante il Napoli, da pm invece sono antijuventino, cioè contro i ladrocini in campo. E mi è toccato scrivere l’archiviazione».

Il caso Santoriello non poteva restare solo sui social. Ieri è tornato sull’argomento anche Andrea Abodi: «Il principio di responsabilità vale sempre. È talmente evidente l’inopportunità, anche in momenti in cui si pensa di poterselo permettere, di entrare in un linguaggio che non è istituzionale e consono con il ruolo professionale che si svolge. Ogni parola in più sarebbe inopportuna da parte mia», le parole del Ministro per lo Sport a margine di un evento a Roma al cinema Troisi. E se da una parte non sembra concretizzarsi l’ipotesi da parte di Santoriello di fare un passo indietro all’interno del pool che ha lavorato all’inchiesta Prisma, dall’altra si fa strada la possibile decisione del pm di non presenziare in aula all’udienza preliminare del prossimo 27 marzo davanti al Gup Marco Picco: l’argomentazione sul rinvio a giudizio della Juve e dei 12 indagati (tra cui Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene) spetterà quindi al procuratore aggiunto Marco Gianoglio e a Mario Bendoni, sostituto procuratore come Santoriello.

Forse proprio la disinvoltura con cui Santoriello si è lasciato andare a quelle gaffes hanno convinto alcuni dei tifosi più attivi via social a cercare altre dimostrazioni del suo anti-juventinismo, con qualche parola chiave come «convegno» e «Santoriello» sono spuntati facilmente altri eventi su Youtube. E un’altra battuta è tornata alla ribalta, questa volta regalata da Santoriello a un convegno che nulla aveva a che fare con il mondo del calcio, tenutosi il 20 giugno 2019 a Torino. Questa volta il pm fa tutto da solo, al termine di un intervento di quasi un quarto d’ora per spiegare quanto ritenga irrealizzabile un suo auspicio riguardo al non dover più parlare di diritto penale con riferimento alle società pubbliche, utilizza lo scarso feeling tra la Juve e la Champions: «Dovessi quindi formulare un auspicio che è come dire irrealizzabile, al pari per esempio della Juventus che vinca la Coppa dei Campioni…». Contenuti evidentemente diversi ma che bastano e avanzano per rafforzare quel sentimento da parte del popolo bianconero di non trovarsi davanti a un’accusa imparziale nell’inchiesta Prisma. Anche se proprio da Luigi Chiappero, tra i legali storici della Juve e in questo caso difensore di Marco Re e Stefano Bertola, già martedì arrivava massima fiducia sulla trasparenza dell’operato di Santoriello: «Un magistrato colto che non ha mai confuso il calcio con il diritto».

Carlo Gioia

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