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Il Mattino- Il Napoli ha tutti i meriti di questo vantaggio: trascinato dai gol di Osimhen e dai dribbling di Kvaratskhelia

Kvara e Osimhen Napoli

L’edizione odierna de “Il Mattino” ha fatto il punto sull’andamento del Napoli di Luciano Spalletti, attualmente a +16 sull’Inter seconda che affronterà la Sampdoria stasera.

Il Mattino- Il Napoli ha tutti i meriti di questo vantaggio: trascinato dai gol di Osimhen e dai dribbling di Kvaratskhelia

Come era accaduto a La Spezia, gli azzurri non hanno subito messo la marcia alta contro l’ultima in classifica. E la Cremonese ha provato ad approfittarne. Ma è stato un attimo, perché il Napoli ha preso il pieno controllo della partita con la rete di Kvaratskhelia, che ha festeggiato nel modo più esaltante i 22 anni. E pensare che appena dodici mesi fa si preparava a cambiare squadra (e vita) lasciando la Russia, dopo l’attacco militare all’Ucraina, e a tornare in Georgia. Il Napoli gli ha concesso la vera ribalta internazionale e lui sta onorando questo impegno, così come fa Osimhen, che ha segnato per la sesta volta consecutiva. Come la squadra, Victor sta facendo il vuoto in classifica cannonieri e merita di festeggiare questo titolo, vinto per l’ultima volta da un azzurro sette anni fa, con Higuain (36 reti).

Forte e bella questa squadra, in cui si esaltano i titolarissimi come le seconde – teoricamente – scelte. Due settimane fa toccó a Simeone, ieri sera ad Elmas, che Spalletti considera il 12° uomo. Lo ha messo in campo e lui ha piazzato il colpo del 3-0. Fa tutto con sicurezza, il Napoli, fino in fondo consapevole delle proprie capacità. Spalletti fa bene a stimolarlo ma si vede che questi ragazzi hanno carattere e fame. Si divertono a battere – talvolta, a stritolare – un avversario dopo l’altro. E fa quasi notizia quando vincono di misura. Sei reti (a zero) negli ultimi 180 minuti sono la conferma di superiorità schiacciante. Se dietro si è creato il vuoto – anzi, di più – il merito è degli uomini di Spalletti più che delle altre concorrenti al titolo che hanno rapidamente finito la benzina e le speranze. Luciano cerca di dare spazio con le rotazioni e ieri nel finale ha lanciato anche Demme, abbracciando Lobotka il play che ha cambiato il gioco e l’anima del Napoli.

Venerdì gli azzurri sono attesi dal Sassuolo a Reggio Emilia e l’Italia che confida nella riapertura del campionato, attraverso la voce dell’opinionista di Sky Sport Marocchi, ha chiesto “aiuto” a Dionisi, il tecnico degli emiliani. «È ingiocabile una partita contro il Napoli, una sorta di mission impossible», ha risposto laconico a una domanda che forse era ironica o forse no, comunque sorprendente. Stasera, intanto, l’inseguitrice più vicina (si fa per dire) fa un tuffo nel passato: l’Inter affronta Stankovic, uno degli eroi del Triplete di Mou che sta tentando la disperata operazione di salvataggio della Sampdoria. Lotta Champions e lotta salvezza danno un senso al torneo stradominato dal Napoli.

E intanto, a proposito di napoletani, si fa largo il Monza guidato da Palladino, trentottenne tecnico originario di Mugnano. Il club di Berlusconi e Galliani hanno puntato su un giovane e scelto la linea tricolore: italiani 12 su 16 giocatori schierati contro il Bologna. Un bel segnale, se vogliamo come quello del Napoli che negli ultimi anni ha avuto capitani ita- liani: prima Insigne e ora Di Lorenzo. Gli stranieri ci divertono ma l’identità avrà sempre un valore.

Carlo Gioia

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