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CorSport- Per Spalletti lo scudetto è più vicino, con Kvaratskhelia e Osimhen: “il meglio che c’è”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” ha analizzato la gara di ieri tra Sassuolo e Napoli, vinta per 0-2 dagli azzurri, elogiando i due attaccanti simbolo di questa stagione azzurra: Kvaratskhelia e Osimhen.

CorSport- Per Spalletti lo scudetto è più vicino, con Kvaratskhelia e Osimhen: “il meglio che c’è”

«Noi due nel mondo, noi due cercando, io e te, il meglio che c’è». La strofa di Nek, sassolese doc, sembra fatta apposta per Kvara e Osimhen. L’omaggio viene dalla fantasia del popolo azzurro che trova il modo migliore per coccolarsi i suoi marziani. Al Mapei Stadium l’ennesima consacrazione della coppia più bella del campionato che sceglie i pezzi di bravura per continuare a far correre il Napoli. La giocata pazzesca del georgiano, che ne salta tre per concludere incrociando il destro, fa scatenare Spalletti che impazzisce ed esulta facendo l’aeroplanino alla Montella. Poi, l’affondo del nigeriano che scappa di forza tra i due centrali e da posizione impossibile beffa Consigli sul primo palo per stabilire il nuovo primato nella storia azzurra con 7 gol in altrettante partite consecutive, superando Higuain fermo a 6, oltre a diventare il secondo marcatore africano in Serie A (42 reti) dopo Weah (46).

Lo scudetto è più vicino con questi due fenomeni che accendono pure la fantasia degli avversari, pronti a lasciarsi andare sui social per le celebrazioni. Come fa lo spagnolo Deulofeu dell’Udinese, accostato in estate al Napoli, che nella serata del Mapei Stadium esce allo scoperto su Twitter: «Kvara è il miglior giocatore del campionato fin qui. Rispetto». Che dire del romanticismo di Riccardo Cucchi, voce storica di Tutto il calcio minuto per minuto: a fine primo tempo twitta «cresce il mio personale rammarico di aver smesso di fare radiocronache prima dell’arrivo di Kvaratskhelia al Napoli». L’infortunato Raspadori sul divano di casa esulta subito dopo il vantaggio postando su Instagram un’immagine dei compagni abbracciati. Kvara lascia la scena dopo 79′ e Osimehn lo fa all’85’ (un po’ di apprensione che svanisce per le rassicurazioni di Spalletti) prendendosi l’interminabile standing ovation, mentre il popolo azzurro canta a squarciagola «Oi vita, oi vita mia», allargando il repertorio fino a «la capolista se ne va» quando la squadra controlla agevolmente le operazioni.

Kvara genio assoluto, risparmiato a un certo punto in vista della partita di Champions League contro l’Eintracht e a fine partita, appena l’arbitro ha fischiato, beccato dalle telecamere con l’inequivocabile labiale «mamma mia». Roba da non credere, certe genialate lasciano sempre il segno per quanto si vede sul campo e gli straordi- nari effetti in classifica. S’è visto quello che hanno provato tutti i giocatori festeggiando la limpida vittoria tra i tifosi che hanno lasciato Reggio inneggiando con tante certezze da tricolore in più.

Carlo Gioia

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