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Kvaratskhelia: “Sembrava un sogno poter giocare per il Napoli. Il paragone con Maradona è incredibile”

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - FEBRUARY 17: Khvicha Kvaratskhelia of SSC Napoli celebrates after scoring their first side goal with Victor Osimhen of SSC Napoli during the Serie A match between US Sassuolo and SSC Napoli at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on February 17, 2023 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Khvicha Kvaratskhelia ha rilasciato un’intervista a  UEFA.com, in cui ha parlato del sogno di giocare per una squadra come il Napoli e il suo adattamento alla Serie A e alla città partenopea.

Kvaratskhelia: “Sembrava un sogno poter giocare per il Napoli. Il paragone con Maradona è incredibile”

Il georgiano del Napoli, Kvicha Kvaratskhelia, ha rilasciato un’intervista a UEFA.com. Queste le sue parole: “Per me era difficile crederci. Non solo che avrei giocato in Champions League, ma anche in una squadra del genere, in Serie A. Sembrava tutto un sogno. Quando ho realizzato tutto e ho capito che andavo a giocare in un livello diverso, ho capito che dovevo prepararmi per le partite in modo diverso. la Serie A è diversa dagli altri campionati in cui ho giocato, qui sono molto tecnici. Sono eccellenti sia in difesa che in attacco, forse la differenza sta proprio nella differenza di velocità, anche quella di gioco. Il soprannome Kvaradona? All’inizio era incredibile, perché il mio nome era associato ad una leggenda del calcio. Non me l’aspettavo, ma mi ha dato una grande spinta. Non sapevo come reagire, ma piano piano mi sono abituato e mi fa molto piacere essere paragonato ad un giocatore del genere. La cosa che mi ha sorpreso dei napoletani è che loro qui vivono per il calcio. Non esco spesso, ma quando sono in macchina vedo Maradona ovunque, anche sui finestrini dei taxi. La gente del posto ama il calcio e lo respira. Mio padre mi ha sempre supportato ed era felice di darmi consigli alla fine di ogni partita. Mia madre mi portava sempre agli allenamenti e mi aspettava sempre fino alla fine. I miei genitori sono stati fondamentali per la mia carriera”. Il georgiano ha poi continuato, commentando la scelta del numero di maglia: “La scelta del 77 è stata congiunta con il mio agente, che non chiamo mai così. Per me è uno di famiglia, lo conosco da quando avevo 14 anni. Il mio numero preferito è il 7, così ho scelto la 77. Non ho molto tempo libero, ma quando ce l’ho, mi rilasso, leggo e vedo serie tv: la mi preferita è Prison Break. Di recente ho finito di guardare la terza stagione di Stranger Things per cui non ho mai molto tempo”.

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