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Bisogna saper perdere. Sarri tiene il ritmo del Napoli, Vecino pesca il jolly LE PAGELLE

Dopo quasi otto anni la Lazio fa jackpot al Maradona, prima sconfitta casalinga del Napoli di Spalletti. Chi riesce nell’impresa? Uno che questa piazza la conosce bene, benissimo. Meglio di ogni altra…

Bisogna saper perdere. Sarri tiene il ritmo del Napoli, Vecino pesca il jolly LE PAGELLE

Il ritorno di Maurizio Sarri a Napoli come allenatore della Lazio apre il cassettino dei ricordi. Il ricordo di tanti è ancora inevitabilmente legato a quella squadra, quella della stagione dei 91 punti e che i tifosi ricordavano come un mantra.

Il campionato del Napoli è stato finora assolutamente straordinario e l’orchestra perfetta guidata da Luciano Spalletti merita davvero tutti i complimenti e gli aggettivi d’elogio che da 25 giornate sta giustamente raccogliendo. I numeri registrati (21 vittorie, due pari e due sconfitte con quella di stasera) sono a dir poco impressionanti e mantenendo queste medie il Napoli frantumerebbe il record di punti in Serie A. Onore a chi è riuscito a fermare, seppur momentaneamente, questa marcia trionfale senza precedenti. Dopo otto vittorie consecutive, nell’anticipo della 25esima giornata di campionato il Napoli capolista cade in casa 1-0 con la Lazio, abbattuto dalla rete al 67′ di Matias Vecino e dalla prima partita senza gol dopo due mesi. Nessun dramma, ma forse la squadra è un po’ stanca o forse ci si sta abituando troppo “alla festa”.

I biancocelesti sorprendono il Napoli e conquistano il secondo posto momentaneo dopo l’1-0 al Maradona. La scelta a sorpresa di Sarri, l’uruguaiano ex Inter, sfiora subito il vantaggio ma Di Lorenzo salva. I padroni di casa ci provano nella ripresa con Zielinski, ma è proprio Vecino a firmare il gol da tre punti con un bolide dalla distanza. La traversa nega il pari a Osimhen, un legno nel finale anche per la Lazio, con Milinkovic-Savic.

TOP 

VECINO 7.5: le occasioni più ghiotte in casa Lazio hanno la sua griffe: prima Di Lorenzo gli toglie dalla porta un gol sicuro, ma nella ripresa l’uruguagio si prende la rivincita con gli interessi, non concedendo alcun diritto di risposta alla retroguardia azzurra…

KIM 7: attento, scafato, non lascia passare nessuno, fa valere il fisico e smorza ogni velleità offensiva laziale. Guerriero instancabile sotto la tempesta.

LUIS ALBERTO 7: grande sacrificio e intelligenza tattica per l’ex “non allineato” al sarrismo. Ora è il favorito del mister ex Napoli, per qualità e disponibilità. La miglior versione dello spagnolo è di questo periodo…

FLOP

KVARATSKHELIA 5.5: è un sussulto ogni qual volta tocca la sfera, ma è troppo leggero nella prima mezz’ora, non imprimendo l’esplosività a cui ci ha abituato in questa stagione. Viene coinvolto persino nell’1-0 biancoceleste, fornendo un assist involontario all’autore del gol…

ELMAS 5.5: non è certo lui a dover prendere sempre per mano la squadra, però… quando la Lazio si chiude, va in confusione

LOZANO 5: si intestardisce fino a smarrirsi nei vicoli sbarrati dagli uomini di Sarri. Cocciuto.

NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 6, Kim Min-jae 7, Olivera 6 (93′ Zedadka NG); Anguissa 6 (71′ Elmas 5.5), Lobotka 5.5 (82′ Ndombélé 6), Zielinski 6.5 (82′ Simeone NG); Lozano 5 (71′ Politano 6), Osimhen 6.5, Kvaratskhelia 5.5. ALL: Spalletti 6

LAZIO (4-3-3): Provedel 6.5; Marusic 7, Patric 6.5, Romagnoli 6.5, Hysaj 7; Milinkovic-Savic 6.5, Vecino 7.5, Luis Alberto 7 (88′ Cataldi NG); Felipe Anderson 6.5 (59′ Pedro 6.5), Immobile 6.5, Zaccagni 6 (82′ Cancellieri NG). ALL: Sarri 6.5.

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