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Italia, Mancini: “Napoli merita. Champions? Possono arrivare in fondo le italiane. Pafundi? Il primo della lista”

Mancini

Pafundi (talento d’origine napoletana di proprietà dell’Udinese) ha giocato solo 9 minuti in Serie A, ma a Mancini non interessa. “Prima Pafundi, poi tutto il resto: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui”.

Italia, Mancini: “Napoli merita. Champions? Possono arrivare in fondo le italiane. Pafundi? Il primo della lista”

“Italia-Inghilterra sembra ormai una classica come Italia-Germania anni indietro. Loro sono una squadra piena di talento e tecnica, sarà una partita dura come tutte le altre. Le squadre si equivalgono, loro hanno più scelta di noi per tanti motivi ma vogliamo fare una bella partita a Napoli ed iniziare bene la qualificazione agli Europei”.

“Sarà la prima volta senza Vialli, ne abbiamo parlato con i ragazzi, avremo modo di ricordarlo. Non sarà semplice perché aveva i suoi spazi e diceva cosa interessanti ai ragazzi. Dobbiamo cercare di andare avanti e fare bene anche per lui. Retegui? Lo seguivamo da tempo, è un ragazzo giovane, non pensavamo ci dicesse di sì ed invece lo ha fatto subito. La speranza per noi è che possa essere importante: è un ragazzo sveglio. Il problema del centravanti? C’è Scamacca, c’è lui e c’è Gnonto, sperando stiano bene. Scamacca non ha i 90 minuti, ha giocato solo 65 minuti in Coppa. Gnonto è l’unico che gioca sempre in Premier League. E Retegui ora lo seguiamo. Rinascimento italiano in Europa? Non parlerei di rinascita del calcio italiano perché ci sono tre nostre squadre ai quarti di Champions, sarebbe così se ci fossero 33 giocatori italiani nel Napoli, nel Milan e nell’Inter, ma siccome non può essere così ne basterebbero la metà. Carenza di italiani in A e Napoli? Anni fa dissi, quando non c’era questo problema, che secondo me in Nazionale devono giocare calciatori nati in Italia. Il mondo è cambiato purtroppo e tutte le nazionali europee e mondiali hanno giocatori naturalizzati. Noi abbiamo giocatori che hanno fatto tutta la trafila con le nostre nazionali e poi sono stati presi da altri paesi. Dobbiamo fare la stessa cosa perché ci sono tanti oriundi nel mondo. In Italia non ci sono giocatori italiani. Se si lamenta Southgate noi siamo messi molto peggio. Nel campionato di serie A un po’ di nervosismo c’è, le partite stanno iniziando a diventare importanti, soprattutto nella lotta ad un posto Champions League. Il Napoli credo che abbia tre quarti di scudetto sulla maglia, meritatamente. Le aggressioni agli arbitri? Non dovrebbero mai accadere. Il calcio è il gioco più bello del mondo, quando siamo bambini tutti vogliamo giocare, ma senza arbitri non si può. Quanto avvenuto è stato esagerato, spero che non accada più ma temo sia difficile. Auguro a chi è accanto a me che diventi arbitro di serie A”. I dubbi e il forfait Provedel: “Chiesa fa un esame oggi a Torino, non credo verrà qui, Dimarco sta facendo degli esami e vedremo. Nel caso non recupererà chiameremo qualcun altro”, ha detto Roberto Mancini, che nel frattempo ha sostituito l’indisponibile portiere della Lazio con Carnesecchi della Cremonese. “La non convocazione di Zaccagni e Casale? Casale è un giocatore che seguiamo come seguiamo i pochi italiani che ci sono. Zaccagni è venuto con noi quando giocava ancora nel Verona e sta facendo un ottimo campionato e non c’è nessuna motivazione particolare, la Nazionale è aperta a tutti e se continua così ci sarà altre volte. Di italiani che segnano non ce ne sono molti. Zaniolo non è stato chiamato perché ha ripreso da poco e non è ancora al massimo della condizione, non ha ancora giocato partite intere. Lui se fa bene al Galatasaray verrà chiamato e anche Kean speriamo possa migliorare. Però è anche vero che il tempo passa, quindi la speranza è che possano capire che hanno grandi qualità e che alla Nazionale servono”.

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