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Genoa, quindici ultrà a processo per estorsioni. Il fatto

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Il giudice per l’udienza preliminare Riccardo Ghio ha rinviato a giudizio 15 dei 16 ultrà del Genoa indagati nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni alla società gialloblù dal 2010 al 2017, quando era sotto il controllo di Enrico Preziosi. Il sedicesimo ultras è stato prosciolto da ogni accusa. Il processo inizierà il prossimo 6 giugno.

Genoa, quindici ultrà a processo per estorsioni. Il fatto

L’indagine della squadra mobile, coordinata dal sostituto Francesca Rombolà e dal procuratore aggiunto Francesco Pinto, aveva portato in carcere Massimo Leopizzi, Artur Marashi e Fabrizio Fileni, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e violenza privata per aver estorto al Genoa circa 327 mila euro. L’associazione non era contestata a tutti gli indagati. Sono accusati di associazione per delinquere con la finalità dell’estorsione.

Parliamo di 15 ultras del Genoa che, tra il 2010 e il 2017, avrebbero estorto al club allora nelle mani di Enrico Preziosi circa 327 mila euro. Il rinvio a giudizio è stato deciso dal gup Riccardo Ghio per una serie di presunti reati commessi nei confronti della società rossoblù. Gli imputati sono tutti volti noti da tempo negli ambienti della tifoseria organizzata del Genoa. A guadagnare, nei sette anni di cui si parla, sarebbero stati i capi dell’organizzazione criminale nata in curva.

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