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Juventus, le sentenze, c’è un rischio ingorgo: l’ombra dei tempi lunghi sulla volata Champions

Juventus stadium

Cancellazione della penalità per vizio di forma o il rinvio alla Corte d’Appello per un nuovo giudizio, con la possibilità concreta di vedersi ridotta la sanzione. Sono queste le due strade che si profilano per la Juventus nell’inchiesta plusvalenze dopo la decisione del Collegio di garanzia di aggiornare a oggi la riunione per decidere sul ricorso del club bianconero, che chiede l’annullamento della penalizzazione di 15 punti in classifica inflitta dalla Corte d’Appello della Figc. E un verdetto definitivo dovrebbe arrivare in giornata.

Juventus, le sentenze, c’è un rischio ingorgo: l’ombra dei tempi lunghi sulla volata Champions

Tempi e afflittività, scrive la Gazzetta. Ora sono queste due parole ad aver preso il comando del palcoscenico del caso giudiziario-sportivo nato dall’indagine “Prisma” che riguarda la Juve. Se il Collegio di Garanzia dello Sport deciderà per un rinvio del fascicolo alla Corte Federale di Appello, la tabella di marcia si complicherà parecchio con il fantasma dello sconfinamento oltre fine campionato sempre più vicino a materializzarsi. Ma in realtà anche l’altra ipotesi, quella di una cancellazione in toto dei 15 punti, non ridurrebbe questo rischio.

A quel punto, ogni possibilità di patteggiamento o comunque di abbassamento dei toni dello scontro affogherebbe, e comunque ci sarebbe il processo stipendi/rapporti illeciti con gli agenti in mezzo al guado, cosa che in ogni caso accadrà perché nessuno ipotizza che il percorso completo (primo, secondo e ultimo grado), possa chiudersi prima del 30 giugno, fine della stagione calcistica. Gli stessi potenziali deferimenti — la Juventus, i suoi dirigenti e i suoi ex dirigenti avvisati della chiusura indagini hanno ancora sei giorni per la consegna di memorie difensive — potrebbero a questo punto arrivare più tardi del previsto.

Se il Collegio di Garanzia decidesse di rimandare tutto alla Corte d’Appello, questa avrebbe 30 giorni di tempo per emettere un nuovo giudizio. In caso di riunione d’urgenza il tutto si anticiperebbe di 15 giorni, ma la nuova sentenza sarebbe di nuovo appellabile al Collegio di Garanzia del Coni con altri 60 giorni di tempo che si accumulerebbero portando la decisione finale oltre la fine del campionato.

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