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CorSport- Lobotka è stato la luce del tricolore raggiunto da Spalletti! D’altronde, se ti manda Hamsik…

Lobotka Mario Rui

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” ha elogiato Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, ripercorrendo l’avvio difficile in maglia azzurra.

CorSport- Lobotka è stato la luce del tricolore raggiunto da Spalletti! D’altronde, se ti manda Hamsik…

Se ti manda Hamsik, non può esserci margine d’errore: e sarà stata la crisi di ambientamento o qualsiasi improbabile diavoleria che si è inventato il destino, ma non si diventa un «pacco» dalla sera alla sera. Quando Stanislav Lobotka s’è presentato, piacere sono un centrocampista, tutto quello che Napoli sapeva era ciò che aveva sussurrato Hamsik, molto più di un amico: «E’ un gran giocatore». E i venti milioni di euro che Giuntoli mise sul tavolo per strapparlo al Celta Vigo dopo averlo corteggiato per mesi interi, ne sembravano la prova provata. Solo che il calcio è bugia, citando Benitez, e qualcosa si ruppe in quell’anno maledetto, cominciato con il profilo basso e attraversato poi nel terrore del Covid, nel trimestre dell’isolamento, nel silenzio ovattato da stadi vuoti, di echi distorte e di promesse sballate: Lobotka, ad un certo punto, finì nei retro-pensieri di Napoli, tra le cattiverie gratuite che volevano essere ironia e invece diventavano punture di spillo.

Era finito in uno scantinato, o nei pressi, tanta panchina, poi pure problemi fisici e due interventi alle tonsille nel finale della sua seconda stagione, quello che lo spinse a porsi domande senza risposte; quello che gli aveva cancellato il sorriso e la gioia di un calcio, il suo, che sarebbe stato sacrilegio non lucidare e ripresentare al popolo. Al mondo: ora è passato, il presente e anche il futuro, con centouno presenze in maglia azzurra e quel contratto appena rinnovato che scadrà nel 2027 e che volendo potrebbe essere prolungato persino fino al 2028, quando il regista avrà trentaquattro anni. Perché Lobotka è per sempre.

Carlo Gioia

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