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De Laurentiis su Spalletti: “Mi ha chiesto un anno sabbatico, è un uomo libero…”

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Che tempo che fa”, su Rai 3.

De Laurentiis su Spalletti: “Mi ha chiesto un anno sabbatico, è un uomo libero…”

Spalletti resta o va via? E’ un uomo libero, quando una persona viene da te e dice “ho dato il massimo, si è concluso un ciclo della mia vita e voglio un anno sabbatico”, tu cosa fai? Glielo neghi? Io glielo concedo e lo ringrazio per quello che ha fatto. Kvaratskhelia? Lo chiamo Kvara, così faccio prima! Ringrazio lui e Di Lorenzo per il videomessaggio di saluti, sono straordinari. Sul Napoli c’è da considerare che anche il brand è migliorato. 19 anni fa, quando arrivai, non ne sapevo nulla del calcio, venivo dal cinema e come sport giocavo a basket. Nonostante ciò avevo un legame con il Napoli che veniva dalla famiglia e ho sempre pensato che calcio e cinema hanno un grande legame. Mi sono detto che noi facciamo il cinema, ma quando il calcio fu stravolto, decisi di volermi buttare in questo mondo. Scoprii che il Napoli era fallito e decisi di proiettarmi nel futuro di questa squadra, nonostante in molti mi dicevano che il calcio non era roba per me. Maradona? Era una cosa dovuta dedicargli lo stadio, ma vedrete, quando questo Stadio diventerà del Napoli, ovvero quando il Comune ci affiderà lo stadio per 99 anni, faremo un museo straordinario dove tutti potranno giocare con Maradona. Matrimoni e Comunioni allo Stadio? L’impianto deve essere funzionante 7 giorni su 7, un luogo straordinario dove poter andare indistintamente dalla partita. Lo Scudetto? Dopo 33 anni è stata una cosa straordinaria, la cosa più bella è che stanno venendo americani che vedono tutta la città vestita d’azzurro e che vogliono entrare allo stadio, ma purtroppo per loro è sempre tutto pieno! Adesso abbiamo un bacino di tifosi molto ampio.

Un calciatore giapponese da comprare anche? Lo faremo! Stiamo lavorando anche su quello. Voglio rivoluzionare il calcio? No, voglio recuperare i giovani che si stanno rincretinendo davanti ai pc e i cellulari, mi piacerebbe parlare con il ministro della pubblica istruzione e far diventare questi bambini degli “allenatori” mostrando tattica e analisi delle partite. Il segreto per fare successo nel calcio? Fare impresa e non fare presa, ovvero fare l’imprenditore. Investire e raccogliere, se non investi si fanno debiti su debiti con conti gravemente in rosso. Bisogna mettere regole precise su questa cosa, perché non esistono normative equivocabili, ci sono campionati non equilibrati con squadre che assomigliano ad elefanti e altri come topolini che vengono schiacciati. Faccio un esempio: i kart corrono insieme alla Formula 1? Ovviamente no. Non puoi far giocare una città che ha 5 milioni di abitanti contro una che ha 30 milioni di abitanti con grande supporto finanziario. E’ un problema perché non arrivano investitori e sponsor. I miei contratti? Da bambino lessi un contratto con scritto “valido nell’universo”, se ci pensiamo, succede che se un astronauta va su Marte, può guardare le immagini della partita o di un film, anche sott’acqua vale lo stesso esempio.

La festa del Napoli? Ci sarà, in primis, la premiazione e la Coppa, poi ci sarà Stefano De Martino che condurrà e la festa andrà in onda su Rai 2 con molti eventi e ospiti, Stefano Vicario ci farà da regista. L’incontro con il Papa? Gli ho portato un piccolo dono, ovvero una riproduzione minuscola del piede di Maradona perché lui è l’unico che può dare un calcio a tutte le ingiustizie del mondo.”

Carlo Gioia

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