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Calcio e omosessualità, il regista Almodovar è certo: “Le donne danno l’esempio”

“Deve essere dura per un giocatore d’élite scendere in campo e sentirsi dare del frocio“. Pedro Almodovar affronta in una intervista a El Pais il tema dell’omosessualità in alcuni ambiti professionali, compreso quello del calcio.

Calcio e omosessualità, il regista Almodovar è certo: “Le donne danno l’esempio”

“Le ragazze stanno dando tante lezioni agli atleti” sottolinea il regista. Partendo dal suo mondo, quello del cinema, nota che ci sono generi e professioni in cui determinati argomenti sono più complessi da affrontare. “Come nel calcio” in cui “sembra che l’omosessualità non esista”. In questo senso, afferma che le giocatrici della nazionale spagnola, vincitrice dell’ultimo Mondiale, “stanno dando agli atleti molte lezioni”. “Le ragazze che hanno vinto il Mondiale si comportano in modo del tutto naturale e non succede nulla. Si sposano e non succede nulla” è il suo commento. Un atteggiamento che, a suo parere, sarebbe impensabile nel calcio maschile. D’altro canto qualcosa di molto simile accade nella corrida: “Ci sono generi e professioni che sono rimasti bloccati per molto tempo”, in un mondo che “non corrisponde alla realtà attuale”.

JANKTO IL PRIMO CASO DEL “CALCIO CHE CONTA” – La mezzala ceca, che ha anche un figlio, il 13 febbraio scorso spiegò in un video. “Sono gay, non voglio più nascondermi. Così voglio dare coraggio agli altri. Voglio vivere la mia vita in libertà senza paure. Senza pregiudizio. Senza violenza. Ma con amore”. Questa estate è tornato in Italia, segnatamente a Cagliari, per la quarta esperienza in A. Jankto sbarcò a Udine nel 2014, quando aveva 18 anni. Era un Primavera di bellissime speranze che gli scopritori di talenti friulani, i Pozzo, fecero maturare ad Ascoli in Serie B per poi riprenderlo e condurre la solita operazione che portò nelle casse friulane una quindicina di milioni quando il centrocampista, nell’estate del 2018, passò alla Sampdoria. Lì trovo Claudio Ranieri che lo fece rendere al massimo. Sette gol, otto assist dal 2018 al 2021. Poi un calo tra Getafe e Sparta Praga. E ora il tecnico ci vuole riprovare dandogli una nuova chance in Serie A nel suo Cagliari. Jankto ha voglia di rigenerarsi. Tra Getafe (il club da cui il Cagliari lo prende) e Sparta Praga, cioè casa sua, non ha reso come fece in serie A in Italia. Ha tutta la vita davanti, nel senso che ha soltanto 27 anni e tante possibilità per riprendersi la scena da protagonista in un campionato che già lo ha visto mettersi in grande evidenza.

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