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Napoli, sarà rivoluzione a gennaio: una rosa interamente puntellata per Mazzari

Mazzarri Napoli

De Laurentiis ha recitato il mea culpa per aver sostituito Spalletti con Garcia e ora si ritrova a dover salvare il salvabile mettendo a disposizione di Mazzarri una rosa che possa garantire, perlomeno, l’accesso alla prossima Champions. Traguardo che sembrava assolutamente normale alla vigilia del campionato e che ora è a rischio, compromettendo notevolmente la possibilità delle entrate vitali che il posto nell’Europa che conta può garantire.

Napoli, sarà rivoluzione a gennaio: una rosa interamente puntellata per Mazzari

Ecco perché la dirigenza azzurra, come riferisce il Corriere dello sport, sembra pronta a un’autentica rivoluzione di gennaio. Reparto difensivo. Si cerca un alternativa a Di Lorenzo. I nomi più gettonati sono quelli di Mazzocchi della Salernitana e di Faraoni del Verona. Fondamentale, soprattutto, rinforzare la parte centrale, che ancora non si è ripresa dalla partenza di Kim. Piace, e non è un mistero, Demiral, che l’Atalanta ha ceduto ad agosto all’Al-Ahli. Il Napoli vorrebbe provarci con un prestito con diritto di riscatto. Ci sono poi le ipotesi Ko Itakura, giapponese del Borussia Mönchengladbach, che ha anche una clausola da dodici milioni di euro, e Dragusin (21 anni), rumeno del Genoa. Il problema, però, è il prezzo intorno ai 25 milioni. Tra gli outsider c’è Martin Vitik, 20 anni, dello Sparta Praga.

Capitolo centrocampo. Seko Fofana, ormai ventottenne, ex Udinese, sembrava destinato a ben altra carriera. Ora gioca nell’Al-Nassr, in Arabia. Trattativa complessa come quella che porta a Boubakary Soumaré, del Leicester, ma in prestito al Siviglia. C’è poi la suggestione Pierre-Emile Hojbjerg, che il Tottenham lascerebbe partire e che è anche nel mirino della Juventus. Perso Elmas e con Zielinski in partenza, è scattato l’assalto a Lazar Samardzic, dell’Udinese. Il serbo è un tuttofare del centrocampo, sicuramente più dotato di fantasia del polacco ma anche meno gestibile tatticamente. Mazzarri si ritroverebbe a dover rivedere alcuni principi tattici.

L’attacco è ben fornito, si sa, ma dovrà rinunciare per un po’ a Osimhen, destinato a lasciare la squadra per la Coppa d’Africa (così come Anguissa). Mazzarri ha comunque la possibilità di sostituirlo con una punta pura come Simeone o con un falso nueve come Raspadori, a meno che non possa esserci una convivenza nel caso si decida di schierare due trequartisti (con Kvara sicuro del posto e l’ex Sassuolo ad alternarsi con Samardzic), alle spalle di un attaccante centrale. Attenzione alle sirene arabe per Politano: sul fronte del rinnovo tutto tace nonostante la volontà del giocatore ex Sassuolo e Inter di andare avanti in azzurro, e a gennaio il possibile blitz dell’Al Shabab potrebbe portare a serie valutazioni da parte del club.

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