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Serie C, la riforma potrebbe portare nuovamente la Serie C2

Lega Pro

Si è tenuto nella giornata di ieri un incontro tra il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, i massimi dirigenti della Serie A – il presidente Lorenzo Casini e l’AD Luigi De Siervo – e i rappresentanti dei club del massimo campionato. Dall’AD dell’Inter Giuseppe Marotta al Cfo della Juventus Francesco Calvo, tanti i presenti alla riunione di Roma.

Serie C, la riforma potrebbe portare nuovamente la Serie C2

Sul tavolo il tema delle riforme, a cominciare da una drastica riduzione del numero delle squadre professionistiche (attualmente 100, divise tra Serie A, B e C) che potrebbe portare a un ritorno dei campionati a 18 squadre. Il taglio varrebbe per tutti i tornei: passerebbero a 18 squadre sia la Serie A, sia la Serie B, sia la Serie C, che subirebbe l’impatto maggiore dato che attualmente ne conta ben 60 divise in tre gironi.

Per questo motivo, l’ipotesi ventilata nella giornata di ieri – e comunque da studiare in vista di riunioni future – è quella di un ritorno della Serie C2 come torneo “semiprofessionistico”, da posizionare tra la Serie C e la Serie D. Nata nel 1978, la Serie C2 – poi diventata Seconda Divisione della Lega Pro – è stata introdotta nel 1978 e rimossa quasi 10 anni fa, a partire dalla stagione 2014/15.

Per il momento le posizioni all’interno della Lega sono ancora distanti: le big sarebbero favorevoli a una riduzione, che aiuterebbe a far fronte ai numerosissimi impegni delle prossime stagioni (tra cui la Champions League allargata e il Mondiale per Club a 32 squadre); le medio-piccole, naturalmente, puntano a mantenere l’attuale format a 20 partecipanti, per non rischiare di perdere un posto al tavolo dei grandi. Per esprimere una posizione ufficiale la Serie A avrebbe bisogno di una maggioranza qualificata (14 voti), che al momento appare difficile da raggiungere. Il prossimo incontro tra i club è in programma il 26 gennaio.

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