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Rrahmani piomba in “zona Mazzarri” e salva il Napoli: il Maradona esulta, vittoria che dà morale

Per un giorno, almeno per un giorno, il Napoli può permettersi di dimenticare le traversie degli ultimi mesi. Finale pazzo a Fuorigrotta, come in un giorno che fu. Il Napoli esulta al 96′ nel derby contro la Salernitana e si impone per 2-1: decisivo un gol firmato al sesto minuto di recupero da Rrahmani. I granata erano passati in vantaggio per primi nel primo tempo con una perla di Candreva, quindi il pareggio su rigore prima dell’intervallo di Politano (fallo di Fazio su Simeone) e il guizzo da tre punti dell’ex veronese.

Rrahmani piomba in “zona Mazzarri” e salva il Napoli: il Maradona esulta, vittoria che dà morale

Il tempo è scaduto, ed è finita anche la pazienza dei tifosi del Napoli, frastornati e delusi per il crollo verticale. Tira una brutta aria per il derby campano al Maradona e si spiega così l’accorato appello lanciato alla vigilia da Walter Mazzarri, che conosce bene l’ambiente e si è esposto dunque in prima personale per evitare un’accoglienza ostile per i suoi giocatori, da parte dei 40 mila annunciati a Fuorigrotta.

Pure il tecnico toscano è giocoforza sotto esame, c’è anche Aurelio De Laurentiis, piombato ieri sera in ritiro a Pozzuoli. Il presidente aveva ordinato la clausura punitiva per i giocatori e spera che basti a uscire dal tunnel, oppure sarà costretto a ricorrere a soluzioni più clamorose e drastiche.

Partita che fatica a prendere ritmo fino al gol del vantaggio di Candreva che, al 29esimo, riceve al limite da Bradaric, salta di netto Politano e calcia un arcobaleno accecante dove Gollini non può arrivare. Il Napoli fatica a trovare il varco giusto, Kvara canta e porta la croce, Simeone lotta come un dannato e viene colpito sul finale di tempo da Fazio. Marinelli inizialmente non assegna la punizione dagli undici metri, poi è richiamato dal Var e assegna successivamente il tiro dal dischetto che Politano non sbaglia.

La ripresa prende contorni più frizzanti, con occasioni da una parte e dall’altra Finisce 2-1, ed è un 2-1 che consente a Walter Mazzarri di respirare e lascia la Salernitana di Filippo Inzaghi all’ultimo posto in classifica. Punendola forse oltre i propri demeriti, va detto. Partita vibrante, per 97 minuti, dove gli uomini granata reggono difensivamente e fanno muro alle scorribande di un indemoniato Kvaratskhelia, clamorosamente impreciso però sottoporta. L’impegno e la volontà stavolta premiano il Napoli: una palla vagante in area, scontro fortuito tra il portiere Ochoa e Fazio, Rrahmani ne approfitta e segna. Abbracci. Applausi. Il Napoli è tornato a vincere. Mazzarri è salvo e può respirare.

Possiamo definirla la riscoperta delle piccole cose dopo essersi abituati per anni troppo bene (o troppo male). Un bagno di realtà che non fa male. Il Napoli sale a quota 31 punti, superando temporaneamente Atalanta, Lazio e Roma e avvicinandosi alla zona Champions League. La Salernitana rimane fanalino di coda, a 12 punti.

Napoli (4-3-3): Gollini 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6.5, Juan Jesus 5.5, Mario Rui 6; Cajuste 6 (77′ Demme 6), Lobotka 6.5, Gaetano 5 (56′ Raspadori 6); Politano 6 (66′ Zerbin 6), Simeone 6.5, Kvaratskhelia 7. All. Mazzarri 6

Salernitana (3-4-2-1): Ochoa 6.5; Gyomber 6 (83′ Daniliuc NG), Lovato 5.5, Fazio 6; Sambia 6.5 (91′ Bronn NG), Martegani 6.5, Legowski 6 (66′ Pierozzi 6.5), Bradaric 6; Tchaouna 6.5, Candreva 7; Simy 6 (91′ Ikwuemesi NG). All. Inzaghi 6.5.

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