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Lazio-Napoli, la moviola: due casi (biancocelesti) al vaglio. Orsato promosso

Orsato

Già sei volte, durante la sua carriera, Orsato aveva diretto una partita tra Lazio e Napoli e i precedenti sorridevano ai padroni di casa: 3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Una designazione blindata, voluta da Rocchi, che ha inserito anche l’esperto Irrati al Var ma come se l’è cavata l’esperto fischietto di Schio ieri all’Olimpico?

Lazio-Napoli, la moviola: due casi (biancocelesti) al vaglio. Orsato promosso

Quello contro il Napoli è stato il cinquantesimo incrocio tra Orsato e la Lazio. I biancocelesti (49) e i partenopei (51) sono le due squadre più volte dirette in carriera dal fischietto di Schio. Il bilancio con i capitolini era positivo con 22 vittorie, 15 pareggi e 12 sconfitte, l’ultima partita diretta risaliva al 10 gennaio: il derby di Coppa Italia vinto per 1-0 contro la Roma. Con i partenopei, Orsato aveva invece un palmares di diciotto vittorie, sedici pareggi e 17 sconfitte.

Coadiuvato dagli assistenti: Berti – Moro con IV Uomo Sacchi, al Var Irrati e all’Avar Paterna, l’arbitro ha ammonito 5 giocatori di cui due della squadra di Mazzarri 48` Demme (N), 55` Romagnoli (L), 69` Gila (L), 82` Cataldi (L), 90’+5′ Ostigard (N). Recupero: 5` st.

Daniele Orsato è stato anche – suo malgrado – protagonista di un piccolo infortunio. Al minuto 85 della partita, il direttore di gara interrompe momentaneamente il gioco a causa di un dolore avvertito nella zona inferiore della schiena. Effettuate le dovute medicazioni, l’incontro è ripreso regolarmente per disputare la sua fase conclusiva.

Questi i principali episodi da moviola. Al 33’ contatto in area fra Ostigard e Castellanos in area del Napoli: la Lazio protesta, ma Orsato e Var lasciano correre. Al 47’ ancora il bomber laziale protagonista con una splendida rovesciata che finisce in rete ma la sua prodezza viene vanificata dal fuorigioco. Al 78’ ancora proteste della Lazio, per un contatto su Isaksen (iniziato comunque fuori area), che però parte in fuorigioco. All’88’ testa di Vecino e Juan Jesus tocca con la mano, ma il braccio è aderente al corpo e non c’è rigore.

A fare chiarezza è Luca Marelli. L’esperto di Dazn si sofferma sul primo caso, quello più dubbio, e spiega: “La mano sinistra di Ostigard si è appoggiata sul pettorale sinistro di Castellanos, che accentua la caduta. Non c’è nulla che porti al calcio di rigore”. Autoritaria ma sufficiente alla fine la prova di Orsato in Lazio-Napoli. Direzione lineare e senza sbavature: fa giocare molto, nel primo tempo non estrae i cartellini gialli e nella ripresa li distribuisce con coerenza Promosso, insomma.

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