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Napoli, Bennato: “Uno stadio a Bagnoli mi farebbe felice anche se amo il (fu) San Paolo”

“Ricordo che i pontili ci rendevano sempre difficile andare a fare il bagno, da bagnolese purosangue che ha passato tutta la sua infanzia in quei luoghi ho sempre sognato di vedere la bonifica di quel mare, la zona è stupenda, una risorsa che andrebbe valorizzata e che attrarrebbe anche turismo”. Eugenio Bennato a Bagnoli ci è nato, il padre lavorava all’Italsider e lui anzichè i fumi della fabbrica avrebbe voluto respirare l’aria del mare che bagna Bagnoli. E l’idea di costruirci uno stadio, come vorrebbe il presidente del Napoli De Laurentiis, non gli dispiace. L’intervista è un’esclusiva di Virgilio Sport.

Napoli, Bennato: “Uno stadio a Bagnoli mi farebbe felice anche se amo il (fu) San Paolo”

Spostare il Maradona da Fuorigrotta a Bagnoli si può, Eugenio?

“Non voglio e non posso entrare nel merito della fattibilità ma è un progetto che affascina, da bagnolese ne sarei felice”.

Napoli è affezionata allo stadio attuale

“Anche io, tantissimo, Lo adoro. Ricordo che il giorno dell’inaugurazione del San Paolo (dicembre 1959 ndr) io c’ero. Ero allo stadio con i miei fratelli, Edoardo e Giorgio. Che gioia, battemmo la Juventus per 2-1. A distanza di tempo ricordo tutto nitidamente, anche i marcatori di quella partita. Per il Napoli segnarono Vinicio e Vitali”.

A proposito di suo fratello, Edoardo su Bagnoli ha scritto due canzoni: “Vendo Bagnoli” e la “Bella addormentata”, in cui immagina Bagnoli come la protagonista della favola de ‘La bella addormentata’ che aspetta il bacio del principe per svegliarsi. Anche per lui la riqualificazione di quel territorio è sempre stato un cruccio…

“Siamo nati e cresciuti lì”

In “Vendo Bagnoli” cantava la speranza di una riqualificazione: Ma che – che – che occasione! Ma che affare! Vendo Bagnoli, chi la vuol comprare? Colline verdi, mare blu. Avanti, chi offre di più? Ma che – che – che occasione! Ma che affare! Vendo Bagnoli con le ciminiere. Però sbrigatevi perché. È un’asta, conto fino a tre

“E’ un’area bellissima, non doveva esserci l’acciaieria che, intendiamoci, ha fatto cose buone ed è la nostra storia ma andava valorizzata la balneazione e anche lo sport. Io lego Bagnoli anche al Circolo canottieri, al nuoto. Sarei felice di andare allo stadio a Bagnoli”.

Il Napoli attuale come le sembra?

“Ho visto la partita ieri, non dobbiamo fare troppi drammi per il pari con il Torino. Abbiamo ritrovato Kvara scatenato e speriamo che Osimhen torni ai suoi livelli. Ora c’è il Barcellona e per me è da tripla, possiamo anche passare il turno”.

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