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Milan, vendita del club da Elliott a RedBird, la procura indaga: gli scenari e cosa rischia

Ieri perquisizioni nella sede del Milan, nell’ambito dell’inchiesta che riguarda la cessione del club rossonero dal fondo Elliott alla Redbird di Gerry Cardinale. L’attuale ad del Milan Giorgio Furlani e il suo predecessore Ivan Gazidis sono indagati dalla Procura di Milano per ostacolo alla attività di vigilanza della Figc. Il club rossonero: “Siamo parte terza ed estranea al procedimento”. Portavoce Elliott: “Nessuna partecipazione o controllo del club”

Milan, vendita del club da Elliott a RedBird, la procura indaga: gli scenari e cosa rischia

La Procura di Milano sta indagando anche sul prezzo di vendita del Milan da Elliott a RedBird. Un aspetto dell’indagine non emerso nella (caotica) giornata di ieri, tra perquisizioni e ipotesi di reato per gli amministratori delegati del club, Giorgio Furlani (attuale) e Ivan Gazidis (fino al dicembre 2022). Gli inquirenti, insomma, hanno raccolto documentazione a Casa Milan anche per capire se il prezzo della transazione, un miliardo e 200 milioni, sia stato congruo oppure possa nascondere irregolarità.

Dal penale poi si passa allo sportivo. Le violazioni contestate potrebbero interessare gli articoli 31 e 32.5 del Codice di Giustizia Sportiva. Il primo parla di violazioni in materia gestionale ed economica, mentre l’altro descrive “doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari”. La parte rilevante è il comma 5 secondo il quale costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parzialmente, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva. Con rischi che vanno dall’ammenda alle penalizzazioni in classifica. Ma potrebbe essere contestato anche l’art.4 sulla lealtà sportiva.

Dopodiché c’è la questione delle multiproprietà. In questo caso andrebbe dimostrato che Elliott sia il vero proprietario del Milan oltre che del Lille. Cosa della quale l’accusa è convinta, ritenendo che la cessione della società rossonera, avvenuta il 31 agosto 2022, sia stata simulata e la reale proprietà sia nascosta. Se riuscisse a provarlo una violazione del genere porterebbe all’esclusione dalle coppe.

 

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