Nel 2023 ha vinto solo tre partite su 11, perdendone sei. Anche avversari minori, come Giappone, Polonia, Colombia, Austria e Turchia, sono riusciti a imporsi. Dopo la lunghissima era Löw (durata 15 anni), dal 2021 sulla panchina tedesca si sono seduti Flick, Völler (anche se era ad interim) e Nagelsmann. Tanta confusione: in campo, e di conseguenza fuori.
Germania, la nazionale riparte con Nagelsmann (che può anche rinnovare)
Sabato sera però la Germania di Nagelsmann, che per l’occasione ha fatto esordire Mittelstädt, Anton e Undav, è stata improvvisamente coinvolgente. Il lavoro del commissario tecnico, cominciato a settembre e attualmente regolamentato da un contratto fino alla fine dell’Europeo, sta piacendo alla federazione. Tanto che si parlerà di rinnovo già nelle prossime settimane. Senza aspettare le partite ufficiali.
Sarà l’attacco giovane (Musiala, Havertz e Wirtz hanno 65 anni in tre) e tecnico, saranno i tanti esordienti, che si ritrovano improvvisamente coinvolti in nazionale a pochi mesi dall’Europeo, ma la squadra sembra improvvisamente cattiva e determinata. Sabato in Francia ha dominato senza neanche concedere troppo. Il presidente della Dfb Neuendorf ha fatto sapere di avere intenzione di cominciare le trattative per il rinnovo di Nagelsmann. E il tecnico lo ha assecondato. Al termine della partita ha dettato le condizioni pubblicamente, durante un’intervista rilasciata alle televisioni nazionali.
“La mia permanenza ovviamente dipende anche dall’offerta – ha precisato -. Ma sono felice se i responsabili sono contenti con me e con i miei collaboratori. Creare soddisfazione direi che è un primo passo importante. Se fossi chiuso all’eventualità del rinnovo non ci sarebbe bisogno di farmi offerte. In realtà sono aperto alle trattative, ma non è nemmeno scontato che accetti”. Dipenderà, dice Nagelsmann, anche da alcuni particolari non economici. Probabile che fra questi ci sia la possibilità di allargare il raggio di azione non solo alla nazionale tedesca, ma a tutto il movimento in Germania. Condividere i piani, non solo tattici, con la federazione. “Se dovessi ricevere anche solo un’offerta l’anno prossimo allenerò”, aveva spiegato il commissario tecnico che nelle ultime settimane è stato accostato a diverse panchine importanti (soprattutto quella del Liverpool). “Non ho voglia di fermarmi per 6 o 12 mesi, quindi, se dovessi ricevere un’offerta non mi fermerò”.
Ora è probabile che la proposta gli arrivi dalla Dfb. E che lui possa sfruttare anche questo improvviso entusiasmo, conclude la Gazzetta dello sport.
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