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Repubblica- Napoli, Calzona ha rimesso in piedi una squadra ferma fino a sette giorni fa! La dirigenza può valutare e costruire…

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L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il match di ieri tra Napoli e Roma, terminato con il risultato di 2-2.

Repubblica- Napoli, Calzona ha rimesso in piedi una squadra ferma fino a sette giorni fa! La dirigenza può valutare e costruire…

Tristezza ma dignità, l’undicesimo pareggio ha la

stessa faccia di Calzona. A 4 partite dalla fine ed a 5 punti dalla Lazio settima vede l’Europa lontana, ma ha rimesso in piedi con terapia d’urgenza una squadra che solo una settimana fa era ferma, stesa, finita. I complimenti del presidente la portano fuori da un clima impossibile. Sarà più facile valutare e ricostruire per De Laurentiis. Ha sempre dato a se stesso tutte le responsabilità di un disastro tecnico senza precedenti, non si ricorda a memoria d’uomo il crollo di una squadra campione d’Italia in così poco tempo, 33 punti persi in 34 partite. Ma con questa finisce forse anche il tempo dei processi inutili, delle minacce di ritiri punitivi, delle gratuite umiliazioni del popolo delle curve ai giocatori, quei tifosi in silenzio fin quando i Napoli era nel giro europeo.

Questo pareggio è un ritorno alla normalità, ma dice abbastanza. Ci sono giocatori da recuperare o ancora da scoprire, come lo svedese di padre americano Cajuste. La sua posizione nel calciomercato va rivista, è stato tra i più tenaci in una domenica di netta superiorità fisica e tecnica sulla Roma. Ma certifica anche il lato oscuro di questa stagione di stenti e flop, ancora una volta Juan Jesus si propone tra i protagonisti in negativo dei momenti chiave. Provoca il rigore del vantaggio romanista con intervento molliccio su Azmoun. È poi coinvolto con Anguissa nella sbandata difensiva del pareggio di Abraham, un tipo che passava di là quasi per caso, uno che non segnava da un anno. Si fa presto a dire che il Napoli aveva appena ritirato Traoré, un trequartista per il difensore Ostigard. Suggestivo nell’ordinario qualunquismo sottolineare la coincidenza, ma era decisione condivisibile per meglio attrezzare la fase difensiva, essendo il Napoli in vantaggio e stentando Traoré a trovare una sua dimensione nella partita. Doveva sostituire Cajuste affaticato dopo una interessante prestazione, compreso il recupero caparbio per offrire ad Olivera il gol di immediata risposta al rigore di Dybala. L’infelice ripetersi di errori decisivi da parte di Juan Jesus quest’anno, nell’ambito di partite solo a tratti quasi sufficienti, riapre uno stucchevole dibattito. Sostituire il maestoso Kim con il discusso Natan o ricorrere allo sfortunato brasiliano sono la perfida combinazione di uno stesso destino.

Come è stato possibile in due costosi mercati non colmare la voragine al centro della difesa? Per fortuna nel nuovo corso torna ai suoi alti livelli Rrahmani, ecco uno che nel prossimo anno si ripropone tra i più affidabili titolari con il portiere Meret. In lieve ripresa Lobotka e Di Lorenzo incatenato nel suo settore destro con limitata libertà di incursioni, netto poi il rilancio di Anguissa nella prima ora e di Olivera autore del primo gol. Ma la nota finale è per Osimhen. Segna il rigore del secondo gol in una domenica che vede il modesto arbitro Sozza puntualmente corretto dal Var. Ma ha ritrovato il gigante biondo velocità progressiva, assalti di impeto, voglia di combattere. Sente vicino il mercato. Si rialzano le sue quotazioni. Sarà più facile rifondare il Napoli se De Laurentiis supera l’assedio di false notizie e veri mercanti.

Carlo Gioia

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