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Juan Jesus: “Ho fatto una carriera bellissima. Venivo paragonato a Lucio, è il mio idolo”

NAPLES, ITALY - FEBRUARY 21: Juan Jesus of SSC Napoli looks on during the UEFA Champions League 2023/24 round of 16 first leg match between SSC Napoli and FC Barcelona at Stadio Diego Armando Maradona on February 21, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Juan Jesus, difensore brasiliano del Napoli con il quale lo scorso anno si è laureato Campione d’Italia, ha rilasciato una lunga intervista a Betsson Sport. Il classe ’91 ha parlato della sua carriera, che si avvia verso la fine, ripercorrendola fin dagli inizi.

Juan Jesus: “Ho fatto una carriera bellissima. Venivo paragonato a Lucio, è il mio idolo”

Si conclude per Juan Jesus la terza stagione con la maglia del Napoli. Quest’anno, complice l’addio di Kim, si è ricavato un posto da titolare nella difesa partenopea. Proprio con gli azzurri, lo scorso anno, il brasiliano ha messo la ciliegina sulla torta ad un’ottima carriera, con la vittoria del campionato. In questa stagione tuttavia, il club è stato protagonista di una stagione fallimentare, con il raggiungimento del decimo posto. L’ex di Roma e Inter ha rilasciato una lunga intervista a Betsson Sport, in cui ha ripercorso la sua carriera e gli idoli del passato. Queste le sue parole: “Ho fatto 5 anni bellissimi in nerazzurro e 5 anni bellissimi in giallorosso, adesso sono qua a Napoli da 3 anni, ho vinto lo scudetto 33 anni dopo l’ultima volta. Penso di aver fatto una bellissima carriera”. Il brasiliano ha continuato spiegando a chi veniva paragonato all’inizio della carriera: “Io all’inizio ero molto simile a Lucio, per me era un punto di riferimento. In Nazionale da giovane ci paragonavano, forse perché ero un po’ più alto, forte fisicamente, rubavo palla, dribblavo tutti. Poi abbiamo giocato insieme all’Inter, per me è stato un onore. Oggi somiglio più a Juan che giocava nella Roma, che è più cauto, più tattico, più tecnico. Dopo 10 anni di carriera si cresce, si impara, mi tengo loro due come punti di riferimento anche se loro hanno vinto tutto”. Ha poi concluso: “Il mio idolo brasiliano? L’ho nominato prima: Lucio. Negli anni in cui andava fortissimo al Bayern Monaco, per me era una leggenda. Ho avuto il piacere di giocare e allenarmi con lui, ho coronato il mio sogno. L’ho seguito per tanti anni. Per la carriera che ha fatto, i trofei che ha vinto, il Triplete con l’Inter: per me è un idolo”.

Francesco Landi

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