Diego Armando Maradona continua a essere una leggenda vivente, e il murale che lo celebra è ormai un emblema di Napoli, capace di unire sport, arte e cultura in un luogo che incarna lo spirito della città.
Maradona, il suo murale fa più turismo degli scavi di Pompei. Il dato
Il murale di Diego Armando Maradona, situato in via Emanuele de Deo a Napoli, è ufficialmente diventato la seconda attrazione turistica più visitata d’Italia nel 2023, superando persino gli scavi di Pompei e posizionandosi dietro solo al Colosseo.
Secondo i dati riportati da Il Sole 24 Ore, oltre 6 milioni di persone hanno visitato l’opera che raffigura il leggendario campione argentino nell’ultimo anno, trasformandola in un vero punto di riferimento per appassionati di calcio e turisti da ogni parte del mondo.
La rinascita del quartiere
La crescente popolarità del murale ha avuto un impatto positivo anche sull’economia locale. Secondo uno studio Unioncamere/Infocamere, le attività economiche nell’area circostante, entro un raggio di un chilometro, sono aumentate del 6,5% rispetto al 2021.
L’opera, realizzata dall’artista Mauro Filardi nel 1990, è da sempre un luogo di culto per i tifosi del Napoli. Tuttavia, dopo la scomparsa di Maradona nel 2020, il murale ha assunto un significato ancora più profondo, diventando una meta imperdibile per chi visita la città.
Oltre il calcio
Il murale non attrae soltanto appassionati di calcio, ma anche persone interessate alla cultura, all’arte urbana e alla figura iconica di Maradona, che trascende i confini sportivi. Questo sito, immerso nei vicoli di Napoli, rappresenta un tributo eterno al Pibe de Oro, simbolo di una città che lo ha amato e idolatrato.
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