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Milan, pronta l’era Tare: l’ex diesse laziale fu vicino ai rossoneri già nel 2019

Igli Tare

Il Milan è pronto a voltare pagina e a gettare le basi per il futuro, dopo una stagione complicata e ben lontana dalle aspettative. Tra i rinnovi di contratto da ultimare — come quelli imminenti di Maignan e Pulisic, dopo quello già chiuso di Reijnders — e la necessità di ricostruire una squadra competitiva, il club rossonero si appresta a definire un tassello cruciale: la scelta del nuovo direttore sportivo.

Milan, pronta l’era Tare: l’ex diesse laziale fu vicino ai rossoneri già nel 2019

Con l’obiettivo di chiudere questa partita entro la fine di marzo, il Milan ha dovuto rivedere le proprie strategie. Il nome che inizialmente sembrava in cima alla lista, quello di Andrea Berta — fresco di addio all’Atletico Madrid — è ormai sfumato: l’italiano, infatti, è destinato a diventare il nuovo direttore sportivo dell’Arsenal, club che ha perso Edu già da tempo.

A prendere in mano le redini della scelta, con il pieno appoggio della proprietà guidata da Gerry Cardinale, è stato Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, nella sua veste di consulente di RedBird per il Milan, ha incontrato nei giorni scorsi due figure chiave: Igli Tare e Fabio Paratici. Se il confronto con l’ex Juventus e Tottenham è stato cordiale e produttivo, il favorito sembra essere proprio Tare.

Il 51enne albanese, che ha chiuso nel 2023 la sua lunga esperienza con la Lazio, appare ormai in netto vantaggio nella corsa alla scrivania di direttore sportivo rossonero. La decisione ufficiale è attesa nei prossimi giorni, ma tutto lascia presagire che sarà proprio Tare a raccogliere l’eredità e a lavorare a stretto contatto con Ibrahimovic per costruire il Milan del futuro. Questo assetto consentirebbe anche a Geoffrey Moncada di restare nel team dirigenziale, tornando a focalizzarsi sul ruolo di capo-scout, funzione nella quale ha già dimostrato il proprio valore.

Curiosamente, l’approdo di Tare al Milan sembra più un appuntamento rimandato che una vera novità. Già nel 2019, infatti, Paolo Maldini lo aveva fortemente voluto al suo fianco nell’anno che segnò l’arrivo di Marco Giampaolo sulla panchina rossonera. Allora, però, Tare decise di declinare l’offerta, scegliendo di rispettare il contratto appena rinnovato con la Lazio. Il Milan, per tutta risposta, puntò su Ricky Massara: una mossa che si rivelò vincente, culminata con la conquista del 19esimo scudetto.

Ora, cinque anni dopo, il destino potrebbe finalmente ricongiungere Tare e il Milan, questa volta con Ibrahimovic a fare da mediatore e collante con la proprietà. Resta da capire come si svilupperà la nuova struttura dirigenziale, ma l’obiettivo è chiaro: rilanciare il club ai vertici del calcio italiano ed europeo.

 

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