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Il Mattino – Perché la Campania è zona gialla: i dati che giustificano tale collocazione

Regione Campania

Il Mattino spiega, con una lucida analisi dei dati sanitari, la collocazione della Regione Campania in zona gialla. I parametri, presi di riferimento dalle disposizioni governative per la divisione di Regioni in fasce sul livello di pericolosità, della Regione Campania, suggeriscono la sua posizione nella zona che prevede il rischio moderato.

Il Mattino – Perché la Campania è zona gialla:i dati che giustificano tale collocazione

“Partiamo dall’indice di infettività, ossia la capacità del Coronavirus di far crescere i contagi nell’arco di una settimana. Dal 26 ottobre all’1 novembre (con dati poi aggiornati al 3) la Campania segna un valore di Rt di 1,64. Un indice alto, posto oltre la soglia di 1,5 considerata critica. Ciò significa aver macinato circa il 60% di contagi in più. Notevole anche la quota di incidenza dei nuovi casi per 100 mila abitanti (misurata negli ultimi 14 giorni), posta al settimo posto subito dietro le regioni più calde. In aumento anche i focolai, tanto da disegnare uno scenario di tipo 4 che indica notevoli criticità. Come mai allora, con queste premesse non è scattato il passaggio in zona arancione o addirittura rossa? <<Il concetto chiave – avverte Antonio Salvatore, responsabile del dipartimento Salute di Anci Campania – è la resilienza, ossia la capacità del sistema sanitario nel suo complesso di rispondere con tutte le sue risorse all’onda d’urto epidemico.

I posti letto. La premessa è che questo dato è reso dinamico dalla continua conversazione in area Covid di posti letto in tempi di pace utilizzati per altre funzioni. Gli ultimi arrivati sono i circa 1.300 posti forniti dalla rete delle Case di cura accreditate e degli ospedali religiosi (che a loro volta ne hanno disponibili complessivamente circa 5 mila). Il totale complessivo dei posti letto in Campania è infatti 18 mila. Di questi, per ora, dedicati al Covid 19 (degenza ordinaria e sub intensiva) sono 3.160 di cui occupati, alla data del monitoraggio, sono il 31&. Siamo dunque sotto la soglia limite del 40. La terapie intensive sono un contenitore più rigido: il riferimento è alla totale platea dei posti letto di rianimazione disponibili in Campania che sono passati da 383 della scorsa primavera a 590 attuali. Di questi sono occupati il 23% e dunque ben dentro la soglia del 30% fissata come limite. Gli alert e il sovraccarico ci sono ma pochi e dunque la Campania resta in zona gialla.

L’aggiornamento con i dati della settimana appena trascorsa avverrà tra sette giorni ma possiamo già anticipare che i limiti dei posti letto sono stati sforati. Bisognerà però correlare questo parametro al nuovo l’Rt che negli ultimi giorni ha registrato un sensibile calo”.

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