Il nuovo acquisto del Napoli, Andrea Petagna, è famoso per essere un attaccante molto utile alla squadra ma che non ha una media gol straordinaria: 33 le reti finora realizzate da lui in tre anni e mezzo da titolare in Serie A (un gol ogni 276 minuti). Che sia però un centravanti capace di far gol praticamente in tutti i modi è forse poco noto. Lo dimostra primariamente la statistica su come si sono suddivise le 33 reti a seconda del loro metodo di realizzazione:
TIRO DI DESTRO: 9
TIRO DI SINISTRO: 8
COLPO DI TESTA: 9
CALCIO DI RIGORE: 8
Ma lo dimostra anche la differenza minima tra le reti realizzate in casa e le reti realizzate in trasferta (caratteristica solitamente molto presente nei centravanti delle squadre TOP):
GOL IN CASA: 18
GOL IN TRASFERTA: 15
Così come lo dimostra la differenza minima tra le reti realizzate nel primo tempo e le reti realizzate nella ripresa (anche questa caratteristica molto presente nei centravanti delle squadre TOP):
GOL 1° TEMPO: 16
GOL 2° TEMPO: 17
Di certo sono queste peculiarità che possono fare di lui un attaccante molto duttile, con ancora notevoli margini di miglioramento considerata anche la sua giovane età (25 anni da compiere il prossimo giugno). D’altra parte a dare parere favorevole sul suo arrivo non può che essere stato Gennaro Gattuso, ancora in rosa come calciatore nel Milan al tempo in cui Petagna indossava la maglia delle giovanili rossonere.
Proprio con la maglia del Milan, nel dicembre del 2012, Andrea, poco più che diciassettenne, ha giocato il suo unico minuto in Champions League (Milan – Zenit 0-1): fu quello il giorno del suo esordio assoluto fra i professionisti. Massimiliano Allegri lo lanciò in campo nel recupero come mossa disperata per provare a pareggiare la partita.
Vittorio De Gaetano