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MATCHANALYSIS – Ecco perché Insigne doveva restare in campo

Massimiliano Allegri ha affrontato Maurizio Sarri sul piano tattico con l’atteggiamento che ha evitato (salvo nell’unico errore di posizionamento, quello in occasione del gol di Callejon) al Napoli di innescare Mertens e lo spagnolo in velocità.
Come dimostra la rilevazione del posizionamento medio tratta da WyScout, la Juventus è stata più compatta del Napoli.
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La lunghezza della Juventus è stata di 36.8 metri, ma solo quando è entrato Sturaro che ha portato il primo pressing sui playmaker del Napoli. La squadra di Sarri si è “accorciata” rispetto alle ultime gare, ma non è riuscita ad stringersi in meno di 30 metri (34.7 m di media). Determinante il lavoro tattico di Higuain e Mandzukic, che hanno avuto lo stesso baricentro di Hamsik: hanno lavorato, praticamente, da centrocampisti.

Con l’ingresso di Cuadrado per Chiellini, la Juventus ha alzato il proprio baricentro, costringendo il Napoli ad abbassare il proprio e mettendone in difficoltà il giro-palla. Come dimostra la rilevazione WyScout, la Juventus ha alzato di quasi 10 metri il proprio baricentro, aumentando il pressing in modo determinante: sui 72 recuperi di possesso palla ben 46 sono stati completati nel secondo tempo, mentre il Napoli, nel periodo chiave del match, è riuscito a recuperare solo 23 possessi, la metà della Juventus, sintomo anche di mancanza della giusta audacia e cattiveria agonistica fondamentale in queste situazioni.
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In tal senso, anche la sostituzione di Insigne ha penalizzato il Napoli. Non solo perché con Giaccherini il Napoli si è abbassato (stesso problema anche con l’ingresso di El Kaddouri per Hamsik) come dimostra la mappa del posizionamento
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Inoltre, Insigne, contro una Juventus aggressiva e più alta, era l’unico uomo del Napoli con la capacità di aprire gli spazi, come dimostrano le statistiche WyScout sul dribbling e sull’uno contro uno
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Con 5 dribbling vinti in un’ora, Insigne ha dimostrato anche di avere un’elevata reattività: solo Alex Sandro ha avuto, in questo particolare, il suo stesso rendimento, ma in tutti i 90 minuti.

di Marco Giordano

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