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I dubbi amletici di Sarri e quella fiducia da dare a Gabbiadini

Sabato sera arriverà al San Paolo la Lazio di Simone Inzaghi che sta cercando di studiare al meglio le contromisure tattiche che potrebbero metter in difficoltà la squadra partenopea,con la speranza di distaccare di qualche punto in classifica proprio gli azzurri.

Gli azzurri che ieri pomeriggio si sono ritrovati a Castel Volturno per l’allenamento pomeridiano, da evidenziare come Albiol abbia calciato per una decina di minuti il pallone nel corso dell’allenamento, ma poi si fa da parte, scherza con i medici dello staff di De Nicola e torna ad allenarsi per conto suo. Come fatto in questi ultimi giorni in cui la squadra è stata impegnata in Turchia.

Non c’è la fumata bianca sperata,  ma nessuno aveva realmente sperato in un ritorno dello spagnolo domani con la Lazio. Il gigante spagnolo servirebbe come il pane a questo Napoli: sia per le sue doti di regista arretrato, sia per la sua capacità di guidare la retroguardia difensiva. Albiol non vuole e non deve forzare.


Da quando ha dato forfait, il Napoli non è stato più lo stesso. Sarri se ne è fatto una ragione e sperava di poter avere Albiol almeno in panchina domani con la Lazio. Ora il tecnico è attanagliato da dubbi non di poco conto: perché Koulibaly, pur essendo molto stanco è quello che al tecnico azzurro garantisce maggiore equilibrio. Difficile, insomma, che Sarri possa affrontare la Lazio di Ciro Immobile con la coppia inedita Chiriches-Maksimovic. Giocherà solo uno dei due, col capitano della Romania favorito rispetto al serbo.

Il tecnico toscano però ha voluto rasserenare l’ambiente ed ha ribadito alcuni concetti alla squadra, già espressi dopo la gara con la Juve: «Vi ho detto che siete fortissimi e lo avete dimostrato a Istanbul. Sono molto contento di tutti voi». Quel «tutti» non è casuale. È un messaggio che ha per destinatari Gabbiadini e Insigne: con la Lazio, il tecnico si affiderà ancora all’attaccante bergamasco, completando il tridente col solito Callejon e con Mertens.