Giornalista presso RTL, Paolo Pacchioni ha parlato ai microfoni di Radio CRC, nel corso di Si Gonfia La Rete di Raffaele Auriemma.
“Cosa mi lascia questa Nazionale dopo le due gare contro Argentina ed Inghilterra? Bisogna avere la lucidità di ripartire, c’è ancora tanto da fare. La Nazionale si deve rifondare e questi cinque giorni sono stati positivi. Di Biagio si è messo in discussione, non era facile farsi seguire da ragazzi che sapevano che comunque non sarebbe stato lui il CT futuro. Ha fatto un giusto mix tra veterani e giovani. Ieri uscire indenni da Wembley ha dato una carica positiva all’ambiente e questo servirà per far crescere tutti. Non abbiamo la mentalità dell’Olanda che lancia anche i ragazzi, bisogna crescere senza subire giudizi negativi.
Insigne? Il suo talento non si discute, è facile lavorare in una squadra già collaudata come il Napoli. La gara è cambiata con l’ingresso di Chiesa, poi negli ultimi minuti anche Insigne è cresciuto tanto ed oltre al tiro che ha sfiorato il goal, ha avuto la freddezza e la responsabilità di calciare lui il rigore: è stato importante. Jorginho? Mi è sembrato sottotono. Siamo abituati al suo rendimento nel Napoli ed è normale vedere le differenze quando gioca in Nazionale. Campionato? Ora la Nazionale è l’ultimo pensiero dei calciatori: il Napoli e la Juventus puntano tutto sugli obiettivi stagionali. Il Napoli è padrone del proprio destino. La verità si scoprirà a Torino. Ricordate che lo scudetto di Maradona passò anche dalla vittoria in casa della Juventus!”.