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Riforma campionati: la Serie A può tornare a 18 squadre

La FIGC ha deliberato la riforma dei campionati per la stagione 2020/21. Saranno le leghe a decidere quante squadre prenderanno parte al campionato

Il Consiglio FIGC di ieri, oltre a deliberare la Serie B a 20 squadre e i nuovi provvedimenti in caso di cori razzisti, ha apportato modifiche all’articolo 49, aprendo alla riforma dei campionati.

FIGC, nuove regole per i campionati dal 2020/21

Nel Consiglio della Federcalcio tenutosi ieri a Roma, oltre a deliberare la Serie B a 20 squadre e i provvedimenti in caso di razzismo allo stadio, sono state apportate delle modifiche all’articolo 49 delle normative interne. La FIGC ha aperto alla riforma dei campionati. A partire dalla prossima stagione, ogni 31 dicembre, le leghe potranno decidere quante squadre prenderanno parte al campionato successivo. Per la stagione 2019/20 non sono previsti cambiamenti per i campionati di Serie A e B, ma dall’anno successivo sarà possibile decidere il numero totale dei partecipanti alla lega, fermo restando che siano almeno 18.

Se la Serie A dovesse tornare a 18 squadre, potrebbero cambiare anche i meccanismi di retrocessione e promozione dalla B. Ora spetta alle leghe prendersi la responsabilità politica di poter determinare il proprio format. Per esempio, se la Lega di B vuole andare a 18 può chiederlo autonomamente ma si deve interfacciare con la Lega di A e di C. “Una decisione epocale”- ha commentato il presidente FIGC Gabriele Gravina – “quello che per anni questa federazione ha tentato di fare senza riuscirvi. È la dimostrazione che i tavoli di confronto servono eccome”.