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Ancelotti: “Juventus? Non è imbattibile! Potrei considerare di chiudere la carriera a Napoli”

NAPLES, ITALY - OCTOBER 03: Carlo Ancelotti manager of Napoli looks on prior to the Group C match of the UEFA Champions League between SSC Napoli and Liverpool at Stadio San Paolo on October 3, 2018 in Naples, Italy. (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)
Alla vigilia della gara, in programma domani sera alle ore 20:30 allo stadio San Paolo di Napoli, il tecnico partenopeo, Carlo Ancelotti, ha tenuto la consueta conferenza stampa in diretta da Castel Volturno.

ANCELOTTI NAPOLI JUVENTUS – La 26esima giornata di campionato della Serie A ha in programma il big match del weekend, la sfida tra la prima e la seconda in classifica, Napoli-Juventus.  Alla vigilia della gara, in programma domani sera alle ore 20:30 allo stadio San Paolo di Napoli, il tecnico partenopeo, Carlo Ancelotti, ha tenuto la consueta conferenza stampa in diretta da Castel Volturno.

Napoli-Juventus è ‘La Partita!’

La Juve si gioca due terzi del campionato, voi? “Loro si giocano lo scudetto mentre noi ci giochiamo una partita. Si è una partita di campionato molto importante, contro la squadra più forte, niente di più, ma con voglia ed ambizione per giocare al meglio e vincere e dimostrare di poter essere competitivi anche contro una squadra molto forte”. Com’è cambiato il Napoli rispetto all’andata? “Più sicuro rispetto all’andata in cui eravamo all’inizio di un nuovo stile, ora s’è consolidato e la squadra sta bene fisicamente e mentalmente, non c’è occasione migliore per affrontarla”. Ronaldo? “Ho piacere di vederlo, poi se gioca è un problema in più per noi, ma è giusto confrontarsi col meglio”.

Allegri è quello che più ti somiglia della nuova generazione? “Legge bene le gare, le situazioni, è più focalizzato sui giocatori che sui sistemi di gioco, io la penso più o meno allo stesso modo. La Juventus non è imbattibile, nessuno è imbattibile! ha tante qualità, esperienza, fisicità, noi dobbiamo indirizzarla sotto il profilo del gioco e dell’intensità”. Come mai in Italia vince sempre la Juve? “Ha investito molto sotto il punto di vista tecnico, poi ha esperienza, una storia e questo fa la differenza. Poi lo stadio di proprietà dà un fatturato maggiore e quindi maggiori investimenti”. Una vittoria riaprirebbe il campionato? “Non possiamo fare tanti discorsi, vincere ci permetterebbe di restare in lotta. Altri risultati ci indirizza il pensiero altrove. E’ importante anche per l’autostima e poi vincere… mi piacerebbe avere la conferma di quello che abbiamo fatto vedere contro squadre inferiore. Certo abbiamo giocato bene anche con Torino, Fiorentina, oltre al Parma, ma altre le abbiamo vinte anche all’ultimo. Domani vogliamo confrontarci contro la Juventus e fare del nostro meglio”.

La probabile formazione

Malcuit o Maksimovic ? “Tutto è possibile, che sia con i due, coi tre o tre e mezzo o cinque giocheremo una gara d’attacco”.
Le scelte saranno figlie anche del Salisburgo? “No, sono legate solo alla partita di domani. Col Salisburgo ci sarà tempo per pensarci”.

Chiriches-Mario Rui, a che punto sono? “Mario Rui sta bene, ha recuperato completamente, è disponibile e quindi può giocare, poi per i 90′ dipende da cosa gli chiedo. Anche io potrei farne 90 se mi chiedono di star fermo, pure 120 (ride, ndr). Chiriches pure”. San Paolo caldo come a Madrid? “Sicuramente ci aiuterà, la vigilia è stata tranquilla, anche se c’è un’atmosfera speciale nei giocatori. Giochiamo con i primi della classe e ci teniamo a fare bella figura, ma non solo quello, siamo nelle condizioni di poter vincere”.

Milik può avere 30 gol nelle sue corde? “Sì, ma anche Mertens se avesse giocato, si sono alternati ed hanno avuto un rendimento buono. Possono fare meglio entrambi ma sono soddisfatto”. Il Napoli di Ancelotti gioca il miglior calcio? “Non lo so e neanche mi interessa, non voglio giocare il calcio migliore d’Italia. Sono curioso di vedere come andrà la partita di domani perché siamo nelle nostre condizioni ottimali di gioco e fisicamente stiamo bene”.

 

Il futuro a Napoli

Ha mai pensato di andare in pensione col Napoli? “Certo, posso considerare di chiudere la carriera qui, ma è un discorso a lungo termine, non penso di finire… io mi trovo molto bene qui, lo stesso il club, quando c’è sintonia si può continuare e non mettere un limite”. “Io l’uomo da riportare lo scudetto al sud? Onestamente non lo so. A livello sportivo il sud sta avendo difficoltà, il Napoli è paladino di questo, ma mi auguro anche Palermo o altre del passato come Reggina possano tornare ad alti livelli. C’è bisogno di emozioni nella vita e il calcio fa emozionare, noi facciamo la nostra parte, speriamo ancora di più negli anni prossimi”.

Icardi è più da Napoli o Juventus? “E’ un attaccante fortissimo per me, ma è dell’Inter. Posso fare una valutazione generica di un grande attaccante adatto a qualunque squadra. Ma adesso è dell’Inter. In Azerbaijan ci sei mai stato? “No, ma ci mandai un collaboratore nel 1995. Giocammo una partita di Champions League contro una squadra polacca, il Widzaw Lodz. Mandai un collaboratore a visionare una loro gara. E’ una nazione che è cresciuta molto e si sta sviluppando sempre di più”.