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Interviste Napoli

FOTO – Ancelotti alla LUISS: “Sono stato al Milan per 8 anni, voglio battere questo record con il Napoli”

NAPLES, ITALY - OCTOBER 03: Carlo Ancelotti manager of Napoli looks on prior to the Group C match of the UEFA Champions League between SSC Napoli and Liverpool at Stadio San Paolo on October 3, 2018 in Naples, Italy. (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)
L'allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, è stato ospite dell'università romana Luiss nell'ambito dell'evento Luiss Sport Talk 4.0.

ANCELOTTI NAPOLI LUIS – Oggi lunedì 25 marzo, alle ore 17:30, nell’Aula 200 del Campus di Viale Romania, si è tenuto un nuovo appuntamento del format Luiss Sport Talk 4.0. Ospite dell’incontro, il Mister del Napoli, Carlo Ancelotti, che si è confrontato con gli studenti dell’università evidenziando le analogie tra i mondi dello sport, della formazione, del lavoro e dell’innovazione.
Il Direttore Generale Giovanni Lo Storto ha aperto l’incontro, moderato dal giornalista Michele Plastino.
A seguire gli interventi del Direttore dell’Associazione Sportiva Luiss Paolo Del Bene e del calciatore Guglielmo Stendardo.

 

Ancelotti: Il progetto del Napoli mi piace molto

Il tecnico del Napoli ha parlato in un incontro con gli studenti della LUISS di Roma: “Tornare in Italia per certi versi è stato molto piacevole, perché all’estero ci sono problematiche di varia natura come ad esempio la lingua. In questo caso è difficile trasmettere emozioni ai propri calciatori in una lingua diversa. E a volte risulta più importante la trasmissione delle emozioni piuttosto che una trasmissione di valori tecnici.

L’emozione si può trasmettere in tanti modi, in Italia siamo avvantaggiati. Però di contro in Italia siamo dietro rispetto all’estero per altri fattori, ed esempio la risoluzione dei problemi ambientali. Nonché il problema del razzismo, che va risolto quanto prima, sarebbe stupido non farlo”.

Le analisi tattiche e le modalità di comunicazione nel mondo del calcio

“Non mi interessa quanto corre un giocatore, mi interessa quanto cammini e raggiunga poi la velocità di punta più alta rispetto agli altri al momento giusto. Non mi interessa nel complesso  se un giocatore corre di meno rispetto agli altri, ma come lo fa. Il dato tecnico correlato con il risultato non da una reale idea.
Se fai più possesso palla non è detto che vinci la partita, se fai meno possesso non è detto che la perdi. Abbiamo sviluppato una tecnologia nuova che ti dice che giocatore ha fatto la scelta giusta o sbagliata.

Prima c’era un rapporto molto più diretto con i giocatori e anche con la stampa, oggi è tutto molto filtrato. Però c’è sempre rispetto per le opinioni di tutti. Nel calcio non c’è una regola precisa tutti possono parlare, non serve una laurea nel calcio. Soprattutto in Italia c’è passione e diritto di parola.

Il calcio è cambiato così come sono cambiati i linguaggi, prima c’era lo stopper mentre oggi c’è il difensore centrale, prima ci parlava di contropiede oggi invece si parla di ripartenza”.

Sul Napoli e sul suo futuro

Il Napoli è una società ai vertici del calcio italiano e tra le prime squadre in Europa. E’ una società sempre molto vicina al raggiungere risultati importanti. Anche il Napoli risultati importanti li ha già raggiunti, perché si tratta di una società sana, forte e in crescita. Se sono qui e perché condivido e accetto il progetto di De Laurentiis.

Sono stato al Milan per 8 anni, voglio battere questo record con il Napoli“.