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Napoli-Almendra, gli ultimi risvolti di una trattativa infinita (ESCLUSIVA)

Almendra
Il presidente del Boca è in Europa, intanto il Napoli ha fatto un passo indietro sulle cifre pattuite dopo il mancato impiego di Almendra al mondiale u-20.

ALMENDRA NAPOLI RISVOLTI – Andiamo subito al sodo, dal momento che questa è una vicenda che dura da talmente tanto tempo che non è più necessario presentare il giocatore e ricordare le puntate precedenti della storia. E’ bene premettere che confermiamo assolutamente quanto riferito nel corso di “Si gonfia la rete” su Radio Marte la scorsa settimana: dopo due offerte ufficiali respinte, la prima delle quali risaliva a gennaio, rispettivamente da 15 e da 18 milioni di euro, da ormai un mese il Boca aveva aperto alla possibilità di cedere Almendra per un valore diverso da quello della clausola da 30 milioni di dollari e che il grosso dell’accordo sulle cifre era stato trovato tra i 20 e i 22 milioni di euro. Vi avevamo detto che non c’erano più distanze siderali tra domanda e offerta e che a separare Almendra, che ha un accordo col Napoli da ormai 6 mesi, dall’azzurro, c’era solo qualche dettaglio, legato a tassazioni, commissioni e altri costi secondari. Insomma, milione più, milione meno.

Napoli-Almendra, gli sviluppi successivi

Il Boca aveva già deciso di vendere Almendra da più di un mese ed è da più di un mese che non è più la clausola il problema. A gennaio il Boca non voleva vendere perchè il giocatore veniva da un periodo ottimo con Barros Schelotto in panchina e aveva già venduto al Borussia Dortmund l’altro gioiello della cantera, il difensore Leonardo Balerdi. Nel nuovo progetto tecnico con Alfaro invece il giocatore non era più così centrale e considerando anche i diversi problemi personali che il ragazzo ha in Argentina era nell’interesse di tutti prendere in considerazione la cessione. Perchè allora il presidente del Boca Angelici continuava a prendere tempo giocando a questo tiro alla fune? Perchè ha scommesso sul mondiale under 20, come da lui stesso lasciato intuire in una dichiarazione di qualche settimana fa: “Decideremo la situazione solo dopo il mundialito“. Angelici sperava che la kermesse alzasse il valore del cartellino di Almendra e gli permettesse di essere accontentato dal Napoli in tutte le sue richieste, fino all’ultimo centesimo. La scommessa però è andata male: Almendra, complice un disguido di cui vi abbiamo raccontato a suo tempo con il Ct Batista, ha giocato solo 9 minuti più recupero nell’intera competizione, deprezzandosi ulteriormente. L’accordo di massima che Napoli e Boca avevano raggiunto era sulla parola e servirebbe adesso che venisse messo nero su bianco, ma ora è il Napoli che, rispetto a quella bozza di accordo, tira la corda e fa un passo indietro, usando quanto accaduto al mundialito come prova dell’ipervalutazione del giocatore, che adesso ritiene opportuno pagare meno e poco interessano a De Laurentiis e Giuntoli i presunti problemi tra Almendra e Batista, conta la sostanza. In pratica, la situazione adesso è ribaltata. Adesso è Giuntoli che ha tutto l’interesse a prendere tempo: ogni giorno che passa Almendra vale meno di quei 20/22 milioni pattuiti. Gli agenti, che sono impazienti di portarlo a Napoli ormai da 6 mesi e che avevano dato al Napoli la priorità assoluta dando poco ascolto alle altre proposte convinti che la chiusura con il club azzurro fosse imminente, ora sono un po’ preoccupati dal cambio di atteggiamento di Giuntoli. D’altro canto però hanno la certezza che adesso, dovesse arrivare la terza proposta scritta del Napoli, questa verrebbe finalmente accettata con ogni certezza da Angelici, anche complice la continua pressione pro-Napoli che proprio gli agenti hanno esercitato e stanno esercitando sul Boca. Ma bisogna capire quando il Napoli intenderà inviarla questa proposta. Se la invierà. Non è un caso che le voci realative a Monaco, Porto, Inter, addirittura un sondaggio della Juventus, di cui vi abbiamo raccontato ieri mattina a Radio Marte, siano tornate prepotentemente a galla dall’Argentina proprio ora: chiaro segnale di un tentativo disperato di mettere pressione al Napoli, che adesso ha il coltello dalla parte del manico. Nessuno dei club sopraelencati ha per ora fatto seguire all’interesse una proposta economica concreta, come ha invece fatto il Napoli. Inoltre sarebbe difficile ipotizzare che quei club finissero per offrire più del Napoli, una volta che il Napoli mollasse eventualmente Almendra per l’incongruità dei costi. Ultimo dettaglio che vi sveliamo, è che il presidente xeneize Daniel Angelici in questo momento è in Europa, precisamente a Parigi, dove ha partecipato alle nuove elezioni per la presidenza della FIFA come vicepresidente dell’AFA (la federcalcio argentina). Potrebbe essere l’occasione giusta per un incontro risolutivo che per il momento non possiamo confermare, ma nemmeno escludere…

di Andrea Falco