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Cds – Passata la nottata il Napoli si rialza grazie a Milik: la rinascita di Arek

NAPLES, ITALY - JANUARY 13: Lorenzo Insigne and Arkadiusz Milik of SSC Napoli celebrate the 1-0 goal scored by Arkadiusz Milik during the Coppa Italia match between SSC Napoli and US Sassuolo at Stadio San Paolo on January 13, 2019 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

NAPOLI MILIK – Il Napoli alza la testa torna a vincere al San Paolo contro una squadra che vanta la seconda migliore difesa della Serie A e lo fa grazie ad Arek Milik. Ieri con una doppietta il polacco annuncia il suo ritorno o meglio la sua rinascita. Dopo due legamenti rotti, un percorso tutto in salita, le voci di mercato di quest’estate non hanno fermato l’ex Ajax, anzi ieri il calciatore ha dichiarato con due reti di essere lui l’attaccante che Carlo Ancelotti e tutto l’ambiente partenopeo aspettava. Di seguito uno stralcio dell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport dedicato ad Arek Milik.

Milik rinasce con una doppietta, è tornato l’erede di Lewandowski

“C’è la luce in fondo al tunnel: ed è un bagliore accecante, che scalda. Sei mesi rinchiuso in una crisi esistenziale a chiedersi dove fosse finita la sua forza (anche interiore), quella potenza (atletica) che abbinata al fiuto del gol l’aveva eletto erede di Lewandowski: però guardandosi dentro, rivedendo la sua esistenza, subendola, Milik ha sempre saputo che prima o poi sarebbe passata pure la sua nottata, non solo quelle (recentemente) turbolente del Napoli.

E ci sono voluti centottantotto giorni, trascorsi nella cupa malinconia, per ritrovarsi, per riscoprirsi, per lasciare che i veleni delle ultime settimane intorno a una squadra divenuta “normale” sparissero d’incanto, con due girate possenti indispensabili per togliersi il Verona dalle spalle. E’ stata dura, e persino durissima, pure in quest’ora e mezza densa di pathos: ma che gusto c’è senza sofferenza? E Milik, che ci ha lasciato due legamenti, ha perso anni e visto treni sfilare via veloci, può gustarsi la propria rinascita e quella d’un Napoli che di cuore ne ha avuto e di testa”.

Serena Grande