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Demme non sarà mai Jorginho ma è il giocatore di cui ha bisogno il Napoli adesso

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Demme non sarà mai Jorginho ma è il giocatore di cui ha bisogno il Napoli adesso: un centrocampista ordinato, che sa cosa deve fare e quando farlo

Tre presenze, in contesti diversi ma difficoltosi. Sempre personalità, costante aiuto in mezzo al campo, poche parole e fatti non eclatanti ma utili. Diego Demme, “l’erede” di Maradona e “tifoso” degli azzurri, si è presentato più che degnamente in queste settimane, prendendosi il suo meritato spazio nel palcoscenico del San Paolo, prima semivuoto e adesso – si spera – di nuovo pronto a cantare e tifare. Gattuso ha tessuto anche le sue lodi (e di Giuntoli) in conferenza stampa: “Se in Germania non sei bravo non fai il capitano della prima in classifica. Complimenti a lui e a chi l’ha preso”, ha spiegato. Diego Demme sembra piccolo rispetto agli altri compagni di squadra ma ha carisma da vendere, avvolto in un silenzio che sa di abnegazione e di rispetto del lavoro.

Inevitabile, dunque, nonostante le poche partite, che partissero certi paragoni. L’ultimo regista “vero” del Napoli è stato il rimpianto Jorginho, ceduto senza troppi problemi e forse con eccessiva leggerezza. Ma si tratta di due giocatori diversi, seppur simili.

Demme non sarà mai Jorginho ma è il giocatore di cui ha bisogno il Napoli adesso

Soprattutto il tifo è disperatamente alla ricerca di qualcuno che possa rimpiazzare l’ex numero 8 azzurro. Un’impresa, ovvio. Perché Jorginho – prima incredibilmente osteggiato nell’era Benitez e poi improvvisamente amato nella sua esplosione con Sarri – non solo è uno dei migliori registi di centrocampo attualmente in circolazione ma è stato capace di equilibrare una squadra votata al gioco offensivo per sua natura.

Lo stesso, ovviamente, sta cercando di fare Demme. Senza giocate eclatanti o verticalizzazioni compulsive. La forza di questo giocatore pare essere proprio una presenza costante in mezzo al campo. Movimenti da interditore che nessuno dei centrocampisti in rosa ha nello scheletro. Nessuna giocata inutile o pretenziosa. La parola d’ordine è…ordine. Quello che mancava. Impossibile – sia per età che per storia calcistica – pensare che un giocatore come Demme possa prendere la traccia di Jorginho in carriera. Vale la pena però sottolineare un’operazione di calciomercato passata in sordina, andando a prendere un giocatore di un club che di certo non ha bisogno di vendere per motivi di liquidità senza troppi fronzoli.

Probabilmente, Diego Demme non sarà nemmeno il regista del futuro del Napoli. Lobotka – come molti ipotizzano – potrebbe effettuare un sorpasso nel corso della prossima stagione, tante cose potrebbero cambiare. Demme, però, dev’essere certamente il centrocampista del presente. E portare sulle sue spalle “piccole” (ma di certo non deboli) il peso della maglia azzurra.

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Claudio Agave