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Serie A, Capello sulla ripresa: “Infortuni rischio altissimo, ma non si può ancora stare chiusi”

Capello

“Il calcio dà lavoro in Italia a centomila persone, e, da sportivo, penso che lo scudetto si perde e si vince sul campo”: questo il pensiero di Fabio Capello, nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport del lunedì. “Stare chiusi non si può un giorno in più. Però serve una direzione: ora i calciatori dovrebbero restare tutti in ritiro due mesi. La soluzione ideale è quella tedesca (quarantena lampo e tamponi rapidi, ndr), ma in Italia è tutto più difficile, abbiamo un debole per le le complicazioni”.

Serie A, Capello sulla ripresa: “Infortuni rischio altissimo, ma non si può ancora stare chiusi”

Nella corsa rischiano di essere decisivi gli infortuni: “Temo gli infortuni più del virus. Hanno lavorato due mesi in casa con molti limiti, e adesso hanno voglia di entrare subito in forma. I rischi di infortunio muscolari saranno molto alti: benedette le cinque sostituzioni in arrivo”. Sulla gestione del gruppo: “Non vorrei essere un tecnico: dovrà entrare nella testa dei giocatori. Sono animali da stadio: il peso maggiore sarà l’assenza del pubblico. Le cinque sostituzioni avvantaggiano la Juve solo se Lazio e Inter avranno molti infortuni. Le squadre di vertice hanno rincalzi di qualità, per far giocare un titolare 20 minuti in meno. Lo slittamento delle Coppe aiuta i bianconeri? In teoria sì, ma è la testa che fa la differenza, non il corpo. La testa a posto ce l’ha sopratutto la Lazio, che ha tenuto a Roma tutti i suoi giocatori”. Nel corso dell’intervista battute su due allenatori: “Simone Inzaghi è il miglior allenatore della sua generazione perché fa meno filosofia. La stagione verità per Antonio Conte sarà la prossima”.

Capello poi stigmatizza le parole di Giorgio Chiellini: “Non mi piace leggere certe cose. Il calcio per me si gioca, non si racconta. Dybala decisivo? Se parli con gli atleti contagiati, ti dicono che fisicamente hanno preso una bella botta. All’inizio ci vorrà cautela con loro”. Milan ed Inter: “Boban e Maldini? Sto male. Io avrei fatto come Zvone: prima la dignità. Icardi? Il nodo è stata la moglie. Spalletti ha chiesto rispetto, giusto così”.

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