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Intercettazioni esame Suarez, CorSera: “Dobbiamo aiutare il nostro centravanti”

Suarez

“Dobbiamo aiutare il nostro centravanti”. Così vengono alla luce altre intercettazioni riguardanti il caso di Suarez. L’esame farsa, quello che sta costando non poche rogne al rettore dell’università di Perugia e non solo. Si tratta di uno scandalo ad ampio raggio, non solo, infatti, vi è Suarez al centro della bufera ma ormai anche il club bianconero.

Intercettazioni esame Suarez, CorSera: “Dobbiamo aiutare il nostro centravanti”

Di seguito, quanto riportato dal Corriere della Sera: “Sebbene non ci sia, al momento la prova che fosse questa la richiesta della Juventus. Anche perché la voce del bianconero citato nei colloqui non è stata registrata.

«Ci stanno chiedendo di fare in fretta», si raccontavano gli intercettati, riferendosi all’interessamento della società. Ma un conto è chiedere di accelerare i tempi, o anche invitare a farlo, per firmare un contratto prima della chiusura del mercato; un altro è istigare a truccare l’esame. Distinzione che i pubblici ministeri guidati dal procuratore Raffele Cantone hanno ben chiara nel portare avanti l’indagine alla ricerca dell’ipotetico corruttore. «Tu sai che io ho buoni rapporti con la dirigenza della Juventus», dice il rettore dell’università statale Maurizio Oliviero (non indagato) in una telefonata con il Direttore generale di quella per gli stranieri Simone Olivieri, inquisito per corruzione, falso e violazione di segreto. E aggiunge: «Dobbiamo aiutare il nostro centravanti». È il contatto che mette in moto la macchina che, nella ricostruzione dell’accusa, ha portato lo stesso Olivieri e la rettrice Giuliana Greco Bolli a «fornire le necessarie direttive» per attestare che il calciatore uruguaiano parlasse bene l’italiano, nonostante la professoressa che gli ha fatto un corso accelerato abbia ammesso: «Non spiccica ’na parola»”.