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Scuola, Azzolina: “Senza scuola non c’è crescita. Perché l’aperitivo si può fare? Il punto è culturale, non sanitario”

“Un anno fa giuravo come Ministra. Sento, ogni giorno, tutta la responsabilità dell’incarico. Ho lavorato senza sosta e continuerò a farlo, guidata dall’amore per la scuola e per la Costituzione, guardando all’articolo 34. Uno dei più belli, quello che mi ha permesso di immaginare e costruire un futuro da donna libera, pur partendo da una condizione di svantaggio. Mi batto per la scuola perché senza la scuola non c’è crescita, aumentano le disuguaglianze, si blocca l’ascensore sociale. E a pagare sono sempre i più deboli. Continuerò a lavorare in questa direzione, senza risparmiarmi”. Così la ministra Lucia Azzolina.

Scuola, Azzolina: “Senza scuola non c’è crescita. Perché l’aperitivo si può fare? Il punto è culturale, non sanitario”

“Rispetto alle superiori, il governo ha fatto tutto quello che poteva e gli impegni li ha mantenuti grazie anche al lavoro importante dei prefetti e della comunità scolastica”. Intervistata dal Corriere della Sera, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina contrattacca: “Molte Regioni si sono sfilate dall’accordo sulla riapertura – dice – e sarebbe bene che le famiglie e gli studenti capissero perché”. Secondo Azzolina, “si chiude prima la scuola perché socialmente è stata messa nel fondo dello sgabuzzino. Devono spiegarmi perché, dove è quasi tutto aperto, gli studenti al pomeriggio possono andare a prendere l’aperitivo, mentre non possono andare in classe con la mascherina, l’igienizzante e i banchi separati. Il punto è culturale, non sanitario”.

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