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Supercoppa, Ts: la probabile Juventus di Pirlo e un parallelo che fa riflettere

Pirlo

Si avvicina il momento del big match e le due squadre si affacciano all’appuntamento atteso con umori diversi. Il Napoli, reduce dalla schiacciante vittoria in casa, contro gli uomini di Prandelli, non vuole abbassare la guardia e Gattuso lavora all’11 titolare, tenendo in considerazione le vacillanti condizioni di Andrea Petagna. Tra le schiere bianconere si è di tutt’altro umore. Il decennio juventino ha subito una sonora bastonata nella gara contro l’Inter, terminata 2-0 per i nerazzurri.  L’edizione odierna di Tuttosport prova ad elaborare la Juventus che sarà titolare contro gli uomini di Rino Gattuso. Arthur, definito un Godot atteso da tutti. L’idea di schierare l’ex blaugrana navigava nella testa del tecnico bianconero per la gara, poi definita fantasma, proprio contro i partenopei. La formazione schierata allora da Pirlo era la seguente: Szczesny tra i pali; DaniloBonucci e Chiellini in difesa,KulusevskiBentancur,ArthurCuadrado in mediana e Ramsey sulla trequarti alle spalle di Dybala e Ronaldo.

Supercoppa, Ts: la probabile Juventus di Pirlo e un parallelo che fa riflettere

L’11 che si affaccerà domani al Mapei Stadium di Reggio Emilia potrebbe non essere così diverso. Davanti a Szczesny, Chiellini confida in un ruolo da protagonista. “Danilo potrebbe giocare però in corsia sinistra e cedere il posto più arretrato a Demiral. A meno che Pirlo non scelga di sostituire Alex Sandro con Bernardeschi. A centrocampo Arthur e Mckennie potrebbero prendere il posto a due tra Rabiot, Bentancur e Ramsey alle spalle di Morata e Ronaldo. Ricordiamo che De Ligt, Alex Sandro e Cuadrado sono fuori causa in quanto ancora positivi al Covid. Le riflessioni di cui sopra – in primis la necessità di ringalluzzire il centrocampo – potrebbero anche indurre variazioni sul tema tattico: nello specifico, uno schieramento simile al 3-5-2 contiano con i tre difensori bloccati. Potrebbe essere un modo per dare più di equilibrio alla squadra e magari rendere un po’ meno prevedibile la manovra”.

Emiliana Gervetti

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