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Figc, Gravina: “Basta con accumulatori seriali di cariche”. Intanto prende forma il nuovo consiglio federale

Gravina presidente figc

Sono stati eletti nel nuovo consiglio federale Figc Giuseppe Pasini e Alessandro Marino per la Lega Pro, per la Lega Dilettanti Stella Frascà e Daniele Ortolano, oltre a Florio Zanon (area Nord), Francesco Franchi (area centro), Maria Rita Acciardi (area sud). In rappresentanza degli atleti professionisti eletti Davide Biondini e Umberto Calcagno, per i dilettanti Valerio Bernardi e Chiara Marchitelli. Per i tecnici professionisti Mario Beretta e per i dilettanti Zoi Gloria Giatras. In consiglio i presidenti delle Leghe (Paolo Dal Pino, Serie A), Mauro Balata (Serie B), Francesco Ghirelli (Lega Pro), Cosimo Sibilia (Dilettanti) e dell’Aia, il neoeletto Alfredo Trentalange. Eletti anche i consiglieri federali. La Lega A ha designato Claudio Lotito e Beppe Marotta.

Figc, Gravina: “Basta con accumulatori seriali di cariche”. Intanto prende forma il nuovo consiglio federale

In corso le elezioni. Il numero uno attuale parte dal 64%, lo sfidante (vicepresidente vicario e presidente della Lega Nazionale Dilettanti) Cosimo Sibilia, prova a recuperare voti in Serie A. Gli arbitri si astengono. Intanto Gabriele Gravina, appena prende la parola, afferma che “è il momento di dire basta agli accumulatori seriali di cariche. Non posso più accettare mestatori e spargitori di fango. Ho dato mandato ai legali di perseguire coloro che hanno diffuso voci diffamatorie su di me e la me e la mia famiglia”. Così il presidente della Figc, nel suo intervento alla assemblea elettiva. “Speravo di aver costituito una squadra coesa, ma non si è mai realizzata”, aggiunge.

Sibilia. Ha ricordato Paolo Rossi e citato il coraggio di Mauro Bellugi, Sibilia – fra le sue citazioni Steve Jobs, Einstein e Pasolini – ha invocato “Collegialità nella governance” e ha puntato l’indice contro un numero troppo alto di squadre professionistiche. Ha poi invocato cambiamenti nella giustizia sportiva dove ci sono state troppe decisioni riformate. Quindi è arrivato sul tema del patto disatteso con Gravina, “Sottoscritto nel 2018 con un ex presidente federale”. Riferimento a Giancarlo Abete e al fatto che Gravina aveva assicurato di non volersi ripresentare dopo il primo mandato. Sono cominciate le votazioni. Per essere eletti ci vuole il 50 per cento più uno dei voti. Chiusa la verifica poteri: è presente il 96,38 per cento del corpo elettorale.

Gli interventi di Ulivieri, Ghirelli e Calcagno. “Non siamo mai voluti entrare nel merito di una valutazione personale dei due candidati. La nostra scelta di votare Gravina nasce dalla scelta politica di sostegno di una continuità di gestione. In questo momento così difficile, il cambio del presidente per noi avrebbe voluto dire un salto nel buio”. Così il presidente dell’Associazione italiana allenatori Renzo Ulivieri. “Abbiamo valutato positivamente il lavoro di Gravina attraverso un confronto continuo con l’Aiac e con il nostro supporto. Ci sono i fatti, la stretta collaborazione tra noi e Gravina. Lo abbiamo già fatto, e siamo certi di non sbagliare”. “Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro a Giuseppe Pasini e Alessandro Marino per l’incarico affidato loro”. Così il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ai due eletti in consiglio federale. “Questi mesi sono strategici per avviare e costruire il processo di riforme di cui il sistema necessita – spiega Ghirelli -. C’è bisogno della partecipazione e della spinta di tutti, sono certo che i Presidenti di Lega Pro faranno un ottimo lavoro e si impegneranno in prima persona mettendo al centro gli interessi del sistema. Ringrazio anche tutti gli altri Presidenti di Lega Pro che hanno concorso per l’elezione a Consiglieri, sono risorse preziose da impegnare”. “Crescita e redistribuzione delle risorse saranno le parole chiave del nostro futuro”: lo ha detto Umberto Calcagno, presidente dell’assocalciatori. “Ridistribuire meglio le risorse è alla base delle riforma dei campionati – ha proseguito il n.1 dell’Aic – La più grande responsabilità è capire chi in futuro potrà fare calcio a livello professionistico. La federazione avrà un ruolo importante e ci sarà bisogno di una politica attiva federale e i calciatori daranno fiducia a Gravina”. Poi un monito al mondo del calcio: “Il sistema solidaristico in una fase di crisi come questo deve essere un perno per ripartire. Il comportamento dei calciatori responsabile durante il Covid e tutti abbiamo fatto la nostra parte”.

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