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FIGC, Gravina: “Il Recovery Plan non basta per la costruzione degli stadi”. Ghirelli (Lega Pro): “Il RP è un’opportunità”

Gravina

Settori giovanili, infrastrutture. Il rilancio del mondo del calcio parte da qui, da questi due asset, “anche se il quadro generale non è particolarmente confortante”, ammette il presidente della Federazione Gabriele Gravina.

FIGC, Gravina: “Il Recovery Plan non basta per la costruzione degli stadi”. Ghirelli (Lega Pro): “Il RP è un’opportunità”

“Due asset fondamentali per contribuire al rilancio economico e sociale del paese sono rappresentati dai settori giovanili e dalle infrastrutture”: così presidente Figc, durante il convegno organizzato da Icom per presentare il progetto di Lega Pro e Sportium sul piano per lo sviluppo innovativo e strategico degli stadi. Gravina ha successivamente aggiunto: “Dobbiamo partire da qui perché il quadro generale non è particolarmente confortante. Noi ci siamo posti il problema e qualcosa le nostre piccole iniziative hanno smosso, ma senza un ricorso a un provvedimento come il Recovery plan corriamo il rischio per impiegare decenni per piccole sfumature di innovazione all’interno delle nostre infrastrutture. Non so se il Recovery plan sarà in grado da solo di generare quell’effetto positivo che tutti si aspettano – conclude il numero uno della Federcalcio -. Dobbiamo dare spunti in più e come mondo federale dobbiamo ingegnarci in rapporti più operativi e pragmatici con l’Istituto di Credito Sportivo e interfacciarci ancora di più con le forze politiche del nostro Paese”.

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Sembra leggermente più ottimista, o per meglio dire, compiaciuto di questa opportunità di “ristoro” dopo le battaglie dei mesi scorsi, il presidente della terza serie del calcio italiano, Francesco Ghirelli: “La Serie C ha bisogno di riforme e sostenibilità economica, di stadi che tornino ad essere ripopolati. Il Recovery plan è un’opportunità, perché il calcio non è solo agonismo, ma è anche una dimensione sociale, ambientale ed economica. I club – ha aggiunto Ghirelli – sono interessati a progetti di riqualificazione e di ammodernamento degli impianti. Ogni euro investito in uno stadio ne genera tre e il recupero delle aree urbane è fondamentale”.

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