Il nome di Diego Armando Maradona, in questi giorni, è tornato prepotente all’attenzione dei quotidiani. Nomi di indagati, per aver plagiato il Pibe de Oro, sono stati fatti, compresi i due legali. Di seguito, si riporta, un comunicato ufficiale degli eredi.
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Morte Maradona, il comunicato degli eredi: “Ridotto a una condizione di servito, manipolato psicologicamente per il potere”
“Dalla fine di luglio dell’anno 2020 e fino all’inizio di novembre dello stesso anno, nel Barrio Cerrado Campos de Roca situato nel distretto di Coronel Brandsen, gli imputati, Víctor Stinfale, Matías Edgardo Morla, Maximiliano Pomargo, Vanesa Morla, Maximiliano Trimarchi e Carlos Orlando Ibañez, hanno ridotto Diego Armando Maradona a una condizione di servitù”. Prosegue il comunicato: “limitando i suoi contatti con la famiglia, gli amici e i parenti, sia di persona che telefonicamente, fornendogli alcol, droghe e marijuana, e manipolandolo psicologicamente con diversi gadget, con lo scopo di tenerlo sotto il suo potere, per beneficiare economicamente del reddito generato attorno alla sua figura”. Un quadro incredibilmente degradante, quello descritto dal comunicato, intorno al più grande di sempre del calcio.
Emiliana Gervetti
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