Home » FIGC, parte la rivoluzione: nuovi format e vivai. Il piano di Gravina
Altre squadre Napoli OF News

FIGC, parte la rivoluzione: nuovi format e vivai. Il piano di Gravina

Gravina presidente figc

Chiamato ad una sorta di “rinascimento 2.0”, il numero uno della Federcalcio cercherà di salvare il salvabile e rivoluzionare il sistema calcio italiano.

FIGC, parte la rivoluzione: nuovi format e vivai. Il piano di Gravina

Come spesso accade, dopo ogni grande delusione sportiva, parte la macchina dei processi e delle tesi difensive nei confronti degli Azzurri e, in senso più ampio, nei confronti del calcio italiano come sistema. Si torna a parlare di rivoluzione e, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, il presidente della FIGC Gabriele Gravina sarebbe al lavoro per fare sì che il 2022 si trasformi in un anno di svolta per il mondo del pallone. In programma ci sono dodici mesi di riforme legate ai format dei campionati e alla stabilità economica del sistema (dall’indice di liquidità per iscriversi al campionato ad altri paletti finanziari). Doveva esserci una rivoluzione in vista per il massimo campionato italiano e, invece, i cambiamenti alla fine potrebbero essere minimi. Playoff e playout, che Gravina vorrebbe, non incontrano molto il favore della maggioranza e quindi, per ora, il presidente federale preferisce non affrontare l’argomento. Diciotto o venti squadre, poi? Per Gravina è indifferente: “Parlare di numeri non mi affascina, mi interessa parlare di una vera rivoluzione”. E, allora, l’unico cambiamento imprescindibile per i presidente federale è quello relativo alle retrocessioni: dovranno essere due, per sostenere l’intero schema. Format dei campionati si è detto, poi indice di liquidità. E tanto altro. Gabriele Gravina ha in mente un progetto tecnico e sportivo per la valorizzazione dei vivai partendo dalle strutture e con l’inserimento di regole per far giocare di più i giovani. Serve invertire il trend dell’utilizzo degli stranieri tra campionati maggiori e Primavera, dove i numeri sono altissimi. Si prospetta un anno di battaglie, ma doverose per il rilancio del calcio italiano.

LEGGI ANCHE: L’agonia dello spareggio: il vademecum per il futuro per non cadere negli stessi errori